Top Advisor, parola agli sfidanti

INTERVISTA DOPPIA – Nuova intervista doppia con i partecipanti al concorso Top Advisor attualmente in vantaggio nella sfida di gestione di portafogli promossa da Pictet AM in collaborazione con Fida. Questa settimana BLUERATING  ha parlato con il concorrente “Ollurif” (il vero nome è Riccardo Nicoli), che lavora come promotore finanziario per Finanza & Futuro e che nel momento in cui scriviamo è primo nella sua categoria con una performance del 2,55%; e con “Blubull” (Domenico Vitali), che di professione fa lo skipper ed è in seconda posizione nella categoria “privati”.

Una breve presentazione :


Riccardo Nicoli                       Domenico Vitali

Riccado Nicoli -  Mi chiamo Riccardo Nicoli, 38 anni, laureato in Economia, 11 anni in Finanza&Futuro, certificato Efa dal 2004, completamente innamorato del mio lavoro e della mia famiglia.

Domenico Vitali -  43 anni, sposato, skipper

Commento sul portafoglio: quali sono state le mosse vincenti che l’hanno portata a registrare una buona performance?

R.N. – Essendo un gioco l’ho interpretato come tale e ho alternato un metodo scientifico, che uso nel mio lavoro quotidiano, a uno più intuitivo cercando di approfittare dei rimbalzi tecnici, cosa che nel mondo reale non faccio.

D.V. – La visione negativa sui mercati, mi ha portato a scegliere fondi con 0% azionario, poche obbligazioni, unica fonte di guadagno era la svalutazione dell’eur sulle altre valute, cosa accaduta per usd e chf, mentre per lo jpy, bisognerà aspettare qualche settimana, infatti sto incrementando gradualmente l’esposizione in jpy

Quali fondi Pictet ha selezionato e perché? Li conosceva già?

R.N. – Pictet Short Term High Yield, Chf Bonds, Pictet short mid-term bonds per il parcheggio e i fondi Pictet Japan Index , Pictet Biotech e Pictet Brazil per i rimbalzi. Vado sempre ai roadshow di Pictet, perché il team Pictet ci mette la faccia, suggerendo nelle varie fasi di mercato i prodotti più adatti e sentire l’analisi di mercato di Andrea Delitala è un vero “spettacolo”… è davvero inarrivabile.

 D.V. – Conosco il “Generics”, gli altri erano gli unici in grado di limitare i danni in questa fase di mercato. Purtroppo a mio avviso il sistema dei fondi e dei sicav non ha strumenti in grado di affrontare tutte le fasi di mercato: per usare un’analogia con la vela, “i fondi vanno bene quando il vento arriva di poppa o di lasco, mentre al traverso e di bolina, i fondi non riescono a navigare e molto spesso finiscono nelle secche o peggio contro gli scogli”.

Ci parli della sua view sui mercati

R.N. – Per me il mercato nel breve è imprevedibile. Bisogna adattarsi a ciò che succede.

D.V. – Come nella navigazione non faccio view, ma guardo il movimento delle nuvole e dei venti, e così cerco di capire da che parte dovrò dirigere la prua (ovvero gli investimenti). In questo momento il mercato italiano è sull’orlo del precipizio, quelli europei si stanno avvicinando a supporti importanti di medio, violati i quali precipiteranno anche loro, mentre il mercato Usa vive di droga liquida, e appena inizierà la fase di assuefazione inizieranno le crisi d’astinenza e crollerà anch’esso. Infine i mercati giapponese e cinese sono sul viale del tramonto.

Cosa direbbe se dovesse offrire aglialtri concorrenti un consiglio sulla pianificazione finanziaria?

R.N. -  Suggerisco di utilizzare un advisor esterno trend following, che permette di controllare il rischio dei portafogli in modo matematico e di approfittare delle tendenze di mercato, che inevitabilmente si creano.

 D.V. – La pianificazione finanziaria da sola non serve a nulla, è come se portassi gente in mare senza tener conto di tutti i fattori di rischio che ci sono, sarei un pazzo a farlo. Quindi pianificare sì, ma anche conoscere i mercati e la loro evoluzione, informarsi, studiare, ricercare. Pensare agli obiettivi del cliente è una cosa, farla è altra. Il problema di fondo è che fino a quando le commissioni più alte si pagheranno sui fondi azionari, questi saranno i più distribuiti dai collocatori, in barba alla consulenza e al profilo di rischio del cliente.

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