Ing IM, il debito emergente darà soddisfazioni nel lungo termine

I TIMORI SULLE MOSSE DELLA FED SONO ECCESSIVI – Se da un lato i mercati cominciano a riflettere le aspettative legate alla riduzione degli acquisti di obbligazioni da parte della Fed, dall’altro riteniamo che i timori relativi all’impatto di tali sviluppi sul debito dei mercati emergenti siano eccessivi. Parola di Roy Scheepe, senior client portfolio manager di Ing IM che, nell’outlook semestrale sul settore, si è detto convinto che la Fed ridurrà il suo piano di allentamento quantitativo “solo gradualmente” e che i fondamentali dell’emerging markets debt, anche se a ritmo più lento, “continuano a migliorare”. Insomma, ha osservato il gestore, “il differenziale di crescita tra paesi emergenti e sviluppati rimane sensibilmente positivo”.

VIEW ANCORA POSITIVA SUL DEBITO EMERGENTE – Per il secondo semestre del 2013, ha continuato, “ci attendiamo una crescita economica globale ancora limitata, ma riteniamo sempre più probabile la prosecuzione della ripresa ciclica, alimentata da un rialzo dell’economia negli Stati Uniti e in Cina e, potenzialmente, da un contesto economico e politico in parte più stabile nell’eurozona”. Per questo, ha concluso, “il nostro outlook a lungo termine per l’asset class Emerging markets debt rimane positivo”.

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