Assogestioni, tre riflessioni sugli investimenti a lungo termine

IL GREEN PAPERAssogestioni esprime apprezzamento per il Green Paper “Long Term Financing of the European Economy” diffuso dalla Commissione europea per fissare standard qualitativi per gli investimenti a lungo termine ed esplorare nuove opportunità per migliorare la disponibilità di finanziamenti a lungo termine.

IL FUTURO DEI FONDI UCITS – In particolare l’associazione guidata da Domenico Siniscalco, che ha partecipato alla consultazione, sottolinea tre aspetti che ritiene meritino oggi una riflessione più ampia. Innanzitutto il futuro dei fondi Ucits: “oggi circa il 70% degli oltre 9.000 miliardi di euro dell’industria del risparmio gestito europeo sono confluiti in fondi comuni Ucits che, secondo quanto previsto dalle direttive europee, possono investire al massimo il 10% del proprio portafoglio in strumenti cosiddetti illiquidi e quindi svolgere un ruolo importante in tema di finanziamento delle realtà non quotate”, ricorda l’associazione. “A riguardo, secondo Assogestioni, non sarebbe una scelta strategica eliminare o aumentare questo limite perché si rischierebbe di incidere sulla percezione del marchio “Ucits” oggi garanzia di qualità, trasparenza e sicurezza”. Per questo, pur condividendo la posizione espressa nel Green Paper di individuare nuove regole per favorire i finanziamenti di lungo termine tramite lo strumento fondo comune, gli esperti dell’associazione suggeriscono di “partire dall’esperienza Ucits per sviluppare un quadro normativo europeo ad hoc che consenta la nascita di fondi dedicati in maniera esclusiva al finanziamento di lungo termine”.

INTERVENIRE SUL TEMA FISCALE – In secondo luogo, per avvicinare definitivamente i bisogni di finanziamento di lungo termine dell’economia con le necessità di investimento di lungo termine dei risparmiatori finali diventa fondamentale intervenire sul tema fiscale, precisa ancora Assogestioni: “per questo il Libro Verde dovrebbe indicare a tutti i paesi europei una strada che conduca all’introduzione di sgravi fiscali per chi decide di investire in strumenti di lungo-termine. Vanno in questa direzione gli Individual Savings Accounts del Regno Unito e i Plan d’Epargne en Actions francese. E va in questa direzione la proposta dei Piani Individuali di Risparmio suggerita da Assogestioni e ancora in attesa di approvazione”.

LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE – Infine Assogestioni si augura che il Green Paper sia occasione per ampliare la riflessione sul futuro delle pmi che oggi, in Italia, “sono chiamate a individuare canali alternativi di finanziamento a causa del calo di disponibilità nel canale bancario. A riguardo è importante proporre iniziative a livello europeo che siano in grado di compensare a questa mancanza”.

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