Consorso Top Advisor, la corsa di due promotori verso la vetta della classifica

DOPPIA INTERVISTA – Nuovo faccia a faccia con i protagonisti del concorso di gestione Top Advisor, indetto da Pictet AM in collaborazione con Fida. Questa volta i nosti interlocutori sono due promotori finanziari che nel momento in cui scriviamo si trovano subito giù dal “podio” nella classifica per rendimento, in quarta e quinta posizione: Carlo Silvan e Annunziato Vittorio Toscano. Ecco le loro strategie per conquistare il primo posto.

Una breve presentazione:
Annunziato Vittorio Toscano: sono un promotore finanziario di Banca Generali di 39 anni proveniente da Reggio Calabria, sposato con una figlia.

Carlo Silvan: Ho 46 anni, sono spostato e padre (adottivo) di un bimbo nato a Saigon ed in procinto di tornare in Vietnam a prendere il secondo figlio. Nella vita sono stato sempre molto fortunato. Passando alle cose meno importanti: ho studiato Scienze Statistiche alla “Sapienza” di Roma e per la tesi ho sviluppato due modelli matematici per la gestione delle operazioni speculative di Borsa. Mi sono iscritto all’albo dei promotori finanziari nel 1997. Ho lavorato per più di 10 anni in Banca Popolare di Bari dove mi sono trovato veramente bene e ora, da tre anni, sono in Ubi Banca Private Investment. Con la clientela ho un rapporto che definisco “intimo”, cioè mi piace raggiungere dei risultati che siano qualitativi oltre che (ovviamente) quantitativi.

La vetta della classifica è ancora raggiungibile. Come pensa di muoversi nelle prossime settimane per portarsi al primo posto?

A.V.T. – Il primo in classifica (San 25, alias Roberto Malavenda, n.d.r.) è un mio collega, a cui sono molto legato: quindi il mio obiettivo non è solo vincere, ma anche cercare di batterlo!

C.S. – Cercherò una spiaggia attrezzata con rete WiFi. Nel frattempo sono salito di una posizione.

Commento sul portafoglio: quali sono state fino ad ora le mosse vincenti che le hanno consentito di mantenersi nella parte alta della classifica?

A.V.T. – Attualmente sono 100% azionario con rotazione molto rapida, perché credo di più in questa asset class rispetto ad altre. Specialmente sono focalizzato su equity Usa perché credo che la crescita la vedremo lì e, a livello settoriale, sul biotech che ha un beta più alto del mercato. La mia strategia si basa su una gestione molto attiva, cosa che generalmente non si fa con i clienti: la piattaforma del concorso infatti dà la possibilità di muoversi in modo molto veloce. Nei momenti di crisi mi sono rifugiato su dollaro e yen, poi nelle ultime settimane mi sono posizionato sull’azionario.

C.S. – Sarò estremamente sintetico: il mio approccio ai mercati è puramente statistico e ritengo che la diversificazione sia nemica delle performance. Quindi ho puntato ad un portafoglio estremamente concentrato/aggressivo  basato su  due soli comparti. Siccome il numero minimo imposto dalle regole del concorso è tre fondi, ho aggiunto la variabile €/USD. Così facendo ho messo in portafoglio lo stesso fondo sia in € che in USD.  I comparti li ho selezionati in base ad indicatore statistico: il rate of change e i comparti scelti sono: Biotech e Growth Japan. Al momento sto incrementando la parte in USD, che è quella meno performante sino ad ora.

– Quali fondi Pictet ha selezionato e perché? Li conosceva già?

A.V.T. – I fondi Pictet li conosco perché li uso per i clienti. Al momento ho sott’occhio il fondo Pictet-Small Cap Europe-R EUR  che è poco volatile per essere un azionario, il Pictet-Biotech-R $.

C.S. – I fondi di Pictet li ho studiati per l’occasione. Non li ho mai utilizzati in precedenza perché hanno dei costi fissi che complicano la vita nella gestione della clientela. Dopo averli approfonditi devo ammettere che la mia era pigrizia. Alcuni valgono le pena di essere in portafoglio.

– Cosa direbbe se dovesse offrire agli altri concorrenti un consiglio sulla pianificazione finanziaria?

A.V.T. – Un consiglio? Stare long sull’azionario.

C.S. – Consiglierei di seguire la moda nell’abbigliamento ma non nelle scelte d’investimento. Chiunque abbia a cuore i propri risparmi è il caso che faccia degli studi appositi per gestirli, se lo vuole fare da solo, o che scelga un professionista per farsi guidare con il quale costruire un rapporto duraturo. Possibilmente uno dei primi 10 classificati nel TopAdvisor.

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