Ing IM: c’è il rischio di un collasso per la crescita cinese

MERCATI EMERGENTI – Oltre all’impatto diretto del rallentamento dell’economia cinese su tutti i Paesi emergenti – non solo gli esportatori di materie prime – si profila un ulteriore elemento di rischio. L’avvertimento arriva da Maarten-Jan Bakkum, senior strategist emerging markets equity di Ing Investment Management. “A partire dal 2008, infatti”, scrive sulla la Monthly Column sui mercati emergenti, “le aggressive misure di stimolo hanno portato a un incremento esplosivo del debito cinese. In percentuale sul Pil, negli ultimi cinque anni il debito è cresciuto non meno di 70 punti percentuali. Si tratta di un aumento senza precedenti che sta causando una notevole pressione sul sistema finanziario domestico”.

RISCHIO COLLASSO – “C’è quindi un significativo rischio che nei prossimi anni, a causa di una crisi del debito, la crescita cinese possa collassare. E questo spiega in parte il motivo per cui i Paesi emergenti sono così sotto pressione. I segnali positivi visti di recente in merito a una lieve ripresa della crescita economica in Cina sono una buona notizia dopo le preoccupazioni crescenti degli ultimi trimestri. D’altra parte, però, un paio di trimestri in leggero miglioramento non possono fare molto per cambiare l’outlook di lungo periodo. Il rallentamento continuerà”, conclude l’esperto, “e il rischio di una crisi bancaria in Cina, con conseguenze importanti per tutti i Paesi in via di sviluppo, rimane troppo alto per poter essere ignorato”.

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