L’indice di State Street rivela: c’è ancora appetito per l’azionario emergente

FIDUCIA IN CALO DAPPERTUTTO – L’Investor Confidence Index globale messo a punto da State Street Associates è sceso a 105,1 nel mese di agosto, in calo di 2,6 punti rispetto al dato rivisto di luglio, pari a 107,7 punti. Anche se tutte le regioni hanno assistito a una diminuzione della fiducia, la caduta è stata trainata principalmente dagli investitori europei e asiatici. Quella europea è calata di 8,2 punti a 97,1, mentre quella asiatica si è contratta di 7,6 punti a 93,0. Gli investitori nord americani sono diventati comunque un po’ più “conservatori”, registrando una diminuzione di 1,5 punti – a 112,5 – dal dato rivisto di luglio. Questo è quanto emerge dallo State Street Investor Confidence Index.

MA L’APPETITO PER IL RISCHIO RIMANE
– “Nonostante la turbolenza nei mercati a cui abbiamo assistito in questo mese, soprattutto in alcuni mercati emergenti, gli investitori istituzionali hanno generalmente mantenuto la loro posizione sul rischio con solo un modesto arretramento”, hanno commentato gli esperti. “Al di fuori del Nord America osserviamo rinnovata cautela, soprattutto in Asia. La pressione esercitata sulle valute di Paesi come Brasile e India ha certamente pesato. Facciamo notare tuttavia che, mentre gli investitori sono stati veloci a vendere le obbligazioni dei mercati emergenti, non c’è ancora alcuna prova che il loro appetito per i mercati azionari emergenti sia in calo. In effetti, una parte del denaro liberato dalle vendite sul reddito fisso è stato spostato sulle azioni. Da notare, infine, come i flussi verso i Paesi meno esposti sul deficit di conto corrente, come la Cina e la Corea del Sud, sono stati relativamente forti”.

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