Arca, tempi lunghi per la cessione

Sembrava vicina alla chiusura e invece, dopo gli eventi delle ultime settimane, la cessione della società di gestione Arca Fondi a Bper è diventata un’operazione più lunga del previsto. C’è addirittura chi prevede un’attesa di 12-18 mesi visto la matassa intricata creatasi con il salvataggio delle Banche Venete. Come sa bene chi ne ha seguito le vicende, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca (meglio note ormai come Banche Venete) possiedono il 40% di Arca e da tempo trattano per cedere la loro quota alla Popolare dell’Emilia Romagna (Bper) che, assieme alla Popolare di Sondrio e ad altri soci minori, già detiene il 60% della società di gestione. Ora, però, con il piano di salvataggio delle Banche Venete, Arca è stata inserita tra gli asset che verranno conferiti alla Bad Bank, la società-veicolo che erediterà anche i crediti deteriorati dei due istituti in liquidazione. Per compiere questo passaggio, però, ci vuole del tempo e sembra ormai sfumata l’ipotesi circolata nelle scorse settimane, secondo cui la partita poteva chiudersi già entro la prima metà di luglio. “Dobbiamo rifare i conti perché lo scenario è cambiato”, ha detto ai cronisti della Reuters l’amministratore delegato di Bper, Alessandro Vandelli, aggiungendo che non c’è in calendario una riunione del cda della sua banca per affrontare la questione. Il problema dell’operazione è anche il prezzo. Come ricorda ancora l’agenzia Reuters, recentemente Vandelli aveva auspicato tempi rapidi per trovare l’intesa sull’acquisto delle quote, sottolineando però che la valorizzazione di 700-800 milioni di euro indicata a fine 2015, quando Anima Holding aveva cercato di rilevare il 100% della società, è da considerare ormai irrealistica.

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