JB JAPAN STOCK FUND – “Dal lancio di Abenomics a inizio 2013, le aziende giapponesi sono tornate con il segno positivo: è cresciuta la fiducia della classe dirigente aziendale, è aumentato il numero di fusioni e acquisizioni, così come il numero di turisti in visita in Giappone”, hanno osservato Reiko Mito e Ernst Glanzmann, gestori del JB Japan Stock Fund di Swiss & Global Asset Management. “Il JB Japan Stock Fund di Swiss & Global Asset Management è ben posizionato per beneficiare di questi sviluppi”.
LA SITUAZIONE IN GIAPPONE – “A inizio 2013, il governo e la Bank of Japan hanno annunciato un pacchetto aggressivo di misure di politica monetaria e fiscale, chiamato Abenomics. Da allora, il Giappone ha assistito a un cambiamento notevole nell’approccio dei dirigenti aziendali, che riflette la loro fiducia nello scenario economico. Molte aziende che stanno beneficiando della debolezza dello yen intendono impiegare l’incremento dei margini per una crescita futura, piuttosto che per tagliare i prezzi. Si ritengono in grado di espandere la loro quota di mercato, senza ridurre i margini. Questo atteggiamento è in forte contrasto con il recente passato, quando i team di gestione sceglievano di ridurre i prezzi dei prodotti a causa della scarsa visibilità nelle loro attività. Si possono riscontrare tendenze positive anche nel campo di Internet. Un numero crescente di aziende online sta intensificando le misure a sostegno dell’e-commerce mediante strategie di prezzo e/o collaborazioni con aziende logistiche. Queste strategie vengono adottate nonostante si registrino perdite nel breve periodo e si basano, infatti, sulla ferma convinzione di una solida crescita futura. I rendimenti ottenuti in precedenza non sono un indicatore della performance attuale o futura. I valori di performance si riferiscono al valore netto d’inventario e sono calcolati senza le commissioni e i costi di emissione, rimborso oppure cambio (p. es. costi di transazione e di custodia dell’investitore)”.
FUSIONI E ACQUISIZIONI IN CRESCITA – “Sta cambiando anche la natura delle fusioni e acquisizioni portate avanti dalle società giapponesi. Oltre a un gran numero di operazioni commerciali a riprova di un approccio più aggressivo delle aziende giapponesi di perseguire la crescita, stiamo osservando anche più attività oltreconfine, che mostrano un allontanamento dalla natura insulare interna del passato. In alcuni casi, il valore delle transazioni ha superato i 10 miliardi di USD in settori quali telecom e la produzione di semiconduttori. Altre operazioni importanti si sono avute nei settori dei materiali edilizi, prodotti chimici, alimentari ed elettronici”.
IL TURISMO OFFRE POTENZIALE D’INVESTIMENTO – “Uno degli aspetti più interessanti da osservare è il numero crescente di turisti verso il Giappone. L’arrivo di visitatori è cresciuto quest’anno (fino ad agosto) del 21%* su base annua, raggiungendo i 6,9* milioni di persone, dove il 77%* di tutti i turisti proviene dai paesi asiatici. Il governo vuole raggiungere i 18 milioni di visitatori per il 2016 e i 30 milioni per il 2030. Sono state discusse e attuate numerose misure finalizzate a promuovere il turismo mediante strumenti culturali, politici ed economici. Inoltre, lo yen giapponese è diventato meno caro e questo ha coinciso con la crescita del reddito delle famiglie in Asia. Il turismo potrebbe portare a maggiori investimenti in Giappone, con il paese ben posizionato per beneficiare della crescita nella regione. Il fatto che Tokyo ospiterà i giochi olimpici e paraolimpici estivi nel 2020 è anch’esso un buon segno per il futuro”.
PROSPETTIVE ANCORA PROMETTENTI – “Grazie alla crescente fiducia del management aziendale, a fondamentali solidi e a un forte potenziale di crescita in Asia, continuiamo a essere ottimisti sulle prospettive del mercato giapponese. Riteniamo che la ricerca approfondita giocherà un ruolo chiave in futuro, in quanto il mercato è destinato a essere trainato sempre di più dai fondamentali. Il JB Japan Stock Fund è ben posizionato per beneficiare del potenziale giapponese”.