UN MODELLO DIVERSO – Tra le piccole sim di cui spesso si occupa BLUERATING, c’è n’è una che ha un approccio un po’ diverso dalle altre. Si tratta di Astor sim, la società di investimento mobiliare che offre ai suoi investitori istituzionali il Theme Investing.
POCHI I RISCHI – Il Theme Investing si distingue dal tradizionale approccio alla gestione patrimoniale in quanto ripartisce il portafoglio degli investimenti tra tematiche e tendenze economiche di lungo termine, non correlate tra loro, scegliendo a posteriori gli strumenti finanziari come conseguenza efficiente delle scelte tematiche fatte. Due le caratteristiche fondamentali del Theme Investing: rappresenta una piattaforma di gestione patrimoniale di medio-lungo periodo e non richiede l’utilizzo della leva finanziaria. Il Theme Investing non è dunque per sua natura un investimento speculativo.
IL FONDO THEMA – Data la sua flessibilità, la filosofia del Theme Investing è applicabile a diversi prodotti d’investimento quali fondi Hedge, Managed Account, fondi UCITS III o UCITS IV, SICAV, fondi bilanciati o Equity Long Only. Attualmente, tra i portafogli di clienti istituzionali gestiti da Astor Sim, quello che rappresenta la totale e più fedele applicazione dei principi del Theme Investing è quello del Fondo Thema, fondo Hedge di diritto italiano promosso da Symphonia Sgr (Banca Intermobiliare – Gruppo Veneto Banca) e gestito in delega da Astor Sim. I temi presenti nel portafoglio di Thema sono, ad oggi (13 settembre 2013), 12: produttori di beni e servizi per l’agricoltura, multi-utilities locali italiane, biotech, crescita dei consumi nei mercati azionari emergenti, svalutazione competitiva dello Yen, industria navale trasporto carichi secchi (dry-bulk shipping), debito sovrano dei mercati emergenti, trattamento e gestione delle risorse idriche, servizi per l’industria petrolifera, fornitori per la manutenzione e modernizzazione della rete elettrica Usa, industria dei prodotti per diagnostica in vitro, crescita dei tassi a lungo sul debito sovrano Usa.
Ecco la videointervista (5 minuti circa):