Fondi, il cavallo di battaglia di Aberdeen AM sarà un obbligazionario

LE PROPOSTE DI ABERDEEN AM – “Il 2013 è stato un anno piuttosto volatile per i mercati. Dopo un buon inizio, le voci di un possibile avvio del piano di riduzione del programma di quantitative easing da parte della Federal Reserve hanno provocato una fuga di capitali dai mercati, soprattutto quelli delle economie emergenti”. Questa è la sintesi di Matteo Bosco, country head di Aberdeen Asset Management Italy branch.

Quali sono le aspettative per la parte finale dell’anno?
Per quanto riguarda l’asset management, Aberdeen ha registrato buone performance. Dall’inizio dell’anno, nonostante la volatilità espressa dai mercati, il patrimonio in gestione è rimasto invariato a circa 236 miliardi di euro (dato aggiornato ad agosto 2013). Abbiamo continuato a offrire ai nostri clienti buone performance a lungo termine. Inoltre in Italia, grazie alla campagna di rebranding sostenuta a livello globale, abbiamo incrementato la nostra visibilità.

Quali sono i nuovi prodotti che presenterete nel 2014?
Al momento stiamo lavorando al lancio di Aberdeen Global – World Government Bond Fund, che offrirà un portafoglio estremamente diversificato di titoli obbligazionari sovrani di tutto il mondo. Gli investitori potranno contare su una fonte di diversificazione e stabilità del portafoglio tramite investimenti in titoli di Stato e obbligazioni di enti parastatali senza alcuna limitazione geografica. Grazie a un rigoroso processo di selezione dei titoli di tipo bottom-up che sfrutta le sviluppate capacità di ricerca di Aberdeen a livello globale e la sua presenza sul territorio, il fondo mirerà a investire in titoli in grado di offrire le migliori prospettive in termini di rivalutazione del capitale, reddito e stabilità del prezzo. Il fondo manterrà un’esposizione limitata ai titoli di debito sub-investment grade e cercherà di massimizzare il rendimento complessivo principalmente tramite titoli di Stato investment grade con tassi di default ancora praticamente nulli.

Altre caratteristiche?
Diversamente dalla maggior parte dei mandati obbligazionari globali, il fondo utilizzerà come riferimento un benchmark ponderato per il Pil che, concentrandosi sui punti di forza delle economie dei singoli paesi piuttosto che sull’ammontare del debito in emissione, potrà fornire una panoramica più rappresentativa della situazione mondiale. Di conseguenza, il fondo risulterà esposto soprattutto alle growth economies che offrono agli investitori un reddito maggiore (rendimenti superiori) e un minor debito pubblico (in percentuale sul Pil). Questa strategia è stata ideata con l’obiettivo di trarre vantaggio dalla graduale convergenza dei mercati obbligazionari di economie emergenti e sviluppate grazie ad uno stile di gestione che si avvale di criteri analoghi per tutti i mercati. Il fondo può già contare su un capitale d’avviamento iniziale di circa 100 milioni di euro versato da un investitore istituzionale e sarà gestito dal team global macro di Aberdeen e diretto da Jozsef Szabo.

Le novità in serbo per il 2014 di alcune delle principali case estere presenti in Italia le puoi scoprire sul numero di novembre del mensile BLUERATING.

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