De Palma (Swiss & Global): quanto pesa l’opzione tapering sulle Borse

RIEPILOGO DEI MESI SCORSI – Nei mesi di maggio e giugno si è assistito a un aumento non solo della volatilità ma anche della correlazione tra le varie asset class, dalle obbligazioni governative (Paesi core, periferici ed emergenti) alle azioni, dal credito alle materie prime. I mercati hanno corretto in maniera significativa salvo poi recuperare a settembre, anche se in taluni casi solo parzialmente (governativo Us in primis), alla notizia della mancata riduzione di acquisti di titoli da parte della Federal Reserve. Gli analisti hanno quindi spostato ai primi mesi del 2014 le previsioni sull’inizio del percorso di rientro dalle misure non convenzionali, e alcuni di loro si sono spinti a indicare già gennaio come primo appuntamento del nuovo corso.

LE PREVISIONI DI SWISS & GLOBAL
– Ma cos’è lecito attendersi dai mercati questa volta? Se lo chiede in un suo studio Massimo De Palma, responsabile dell’asset management di Swiss & Global Asset Management sgr. “Prima di tutto dobbiamo considerare che la situazione odierna è certamente molto diversa da quella della scorsa primavera. I tassi d’interesse a media/lunga scadenza sono sensibilmente più alti e gli investitori sono ormai preparati al tapering. Quando finalmente la decisione di ridurre gli acquisti sul mercato verrà ufficializzata dalla Federal Reserve, potremmo quindi avere reazioni più contenute rispetto ai mesi scorsi in quanto i mercati hanno già parzialmente incorporato nei prezzi l’impatto della nuova politica monetaria. Potremmo quindi assistere nei prossimi mesi a un moderato indebolimento dei governativi core, a una possibile riduzione degli spread dei periferici dell’area euro e a un probabile rafforzamento del dollaro contro le altre maggiori divise”.

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