Lemanik: nel 2014 le aziende europee potrebbero sovraperformare

MEGLIO I SETTORI CICLICI – “Da un’analisi storica del grado di total leverage dimostrato dalle società europee (per mercato) nel periodo 2004-2007, emerge che l’attuale fase di ripresa economica dovrebbe favorire le aziende maggiormente esposte all’andamento del prodotto interno lordo. I settori ciclici saranno quindi in grado di far crescere gli utili più velocemente rispetto al resto del mercato“. È questa l’analisi dell’ufficio studi Lemanik Sa, di Lugano, sulle prospettive dell’economia europea nel 2014. “I margini delle società europee hanno appena iniziato a migliorare, mentre quelli delle società americane sono già elevati. Non ci aspettiamo una contrazione dei margini delle società Usa, ma ci sarà un miglioramento per quelle europee, anche se in parte già scontato nelle valutazioni”.

FONDO MONETARIO PRUDENTE – Il settore energy risulta molto più interessante in Europa che negli Stati Uniti, dove le valutazioni dei titoli esposti all’estrazione di gas e petrolio nelle “Shales” rende l’investimento poco interessante. “A questo punto diventa importante capire se le stime per la crescita del fatturato delle aziende europee per il 2014 sia sufficientemente ‘conservativo’ da permettere alle società di sorprendere positivamente durante l’anno. Se confrontiamo la crescita del fatturato aggregato per settore registrata negli ultimi cinque anni con la crescita attesa per i prossimi due anni, le stime di crescita del fatturato per i prossimi due anni per le società europee e americane risultano del tutto simili. Negli ultimi trimestri la crescita economica Usa è stata decisamente superiore a quella europea: il consenso si aspetta quindi una convergenza della crescita del fatturato delle aziende europee verso l’alto. Si potrebbe dire, guardando le stime di crescita del fatturato dell’indice EuroStoXX600, che le previsioni 2014 di crescita del prodotto interno lordo per l’eurozona del Fondo monetario internazionale siano prudenti. Certo, nel caso in cui le stime Fmi si rivelassero invece corrette, per gli investitori sarebbe una gran brutta notizia”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!