State Street GA, prospettive ancora solide per i mercati emergenti

LE PROSPETTIVE PER IL 2014 – Il prossimo anno la ripresa avrà una natura più ampia e più solida. Nel 2014, gli Stati Uniti molto probabilmente vedranno un’accelerazione della crescita. La ripresa dell’Europa potrebbe risultare ancora debole, ma i livelli di attività economica hanno sperimentato un rimbalzo, in particolare nelle aree con i livelli più bassi e la regione è posizionata per una modesta crescita nel prossimo anno. State Street Global Advisors (SSgA), divisione di asset management di State Street Corporation, presenta il suo global outlook  per il 2014, evidenziando i temi di investimento che gli investitori dovrebbero considerare nel posizionare il proprio portafoglio l’anno prossimo. Quanto ai mercati emergenti, questi “sono i maggiori beneficiari della ripresa a livello globale e dopo un 2013 piuttosto turbolento, le loro prospettive di lungo termine rimangono positive. Nel 2014 saranno influenzati da forze contrastanti: il rafforzamento dell’economia globale da un lato e dall’altro un rafforzamento del dollaro. Le valutazioni, tuttavia, non sono elevate e le aspettative sono limitate”, fanno sapere dal gruppo.  Guardando alla Cina, l’iniziativa ‘Chinese Dream’ tesa a trasformare l’economia da un modello iniziale basato sull’esportazione rappresenta uno sviluppo positivo. SSgA prevede una crescita di circa il 7.5% nel 2014 sebbene persistano ancora dei rischi. Nonostante la prospettiva di eventi di rischio estremi sia diminuita, c’è ancora motivo di rimanere cauti, in quanto ci sono molti fattori interconnessi e la crescita rimane lenta. In altre parole, permangono cioè delle difficoltà e la normalizzazione della politica monetaria potrebbe rivelarsi di difficile realizzazione.

I TEMI DI INVESTIMENTO – Per la prima volta da molti anni, SSgA prevede che le politiche monetarie inizino a differenziarsi, sebbene la maggior parte dei tassi di interesse rimarranno invariati.  La Federal Reserve dovrebbe avviare un ciclo restrittivo attraverso il tapering sull’acquisto di asset  che potrebbe a sua volta segnare l’inizio di una transizione verso tassi più normali per quei Paesi che hanno una buona performance. Tuttavia le preoccupazioni di un innalzamento dei tassi spingeranno la domanda verso alcuni tipi di classi obbligazionarie che privilegiano il credito rispetto alla duration, come per esempio gli high yield e i prestiti, il ritorno assoluto rispetto ai benchmark cash e l’obbligazionario corporate short duration rispetto ai titoli a tassi variabili. La crescita dell’Eurozona è uno sviluppo positivo per il debito delle economie periferiche. SSgA prevede che vi saranno dei rally delle azioni dei paesi periferici e che i titoli azionari small cap e high yield dovrebbero continuare ad avere una buona performance. SSgA è positiva sull’outlook sui mercati azionari spagnolo ed italiano. La Gran Bretagna è candidata ad essere il miglior performer all’interno del G10, ma potrebbe soffrire gli effetti negativi delle pressioni inflazionistiche. SSgA è molto positiva sull’outlook dei corporate bond e del settore finanziario inglese.

I MERCATI EMERGENTI – Le attuali valutazioni obbligazionarie e azionarie offrono buone prospettive di rialzo per il 2014 ma gli investitori dovranno essere selettivi. I mercati emergenti sono sensibili alle decisioni dei policy maker domestici ed internazionali e quei paesi che non saranno in grado di attuare le riforme adeguatamente saranno di minor interesse per gli investitori. Anche se la Cina non registra più un tasso di crescita del 10% come in passato, è ancora destinata a spodestare gli Stati Uniti come la più grande economia del mondo entro il 2030. I beni rifugio sono sopravvalutati. Poiché è in corso un percorso di riduzione degli acquisti di asset da parte della Fed e le prospettive economiche sembrano coerenti con l’avvio della fase di tapering, i bond governativi sembrano aver perduto l’appeal di bene rifugio che li ha sostenuti nel 2011 e 2012. L’enorme mancanza di valore nelle obbligazioni sovrane si estende agli altri segmenti del reddito fisso restringendo ancora di più le opzioni degli investitori alla ricerca di ritorni. Poichè le policy delle banche centrali hanno progressivamente limitato i rendimenti degli strumenti a breve termine, il cash ha iniziato a offrire ritorni bassi anche rispetto a una propensione al rischio negativa.

I CAMBIAMENTI NELLE CORRELAZIONI – Il contesto di mercato 2014 continua a  presentare una sfida per gli asset allocator che intendano costruire portafogli con l’adeguato livello di diversificazione. Un approccio  più agile come per esempio l’allocazione tattica degli asset sarà più indicato per realizzare aggiustamenti veloci. SSgA suggerisce per il 2014 strategie orientate al breve periodo, managed futures, immobiliare e cash come elementi di diversificazione con una correlazione bassa e stabile. Rick Lacaille, global chief investment officer di SSgA ha dichiarato: “Se la stabilizzazione è stato il concetto chiave del 2013, la ripresa è la parola del 2014. Mentre non stiamo scontando rischi potenziali come per esempio i cambiamenti delle policy dei governi e delle banche centrali o le questioni geopolitiche che potrebbero interrompere il processo di crescita ci sono moltissimi elementi positivi che possono catturare l’attenzione degli investitori nel 2014”.

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