Ubp: l’economia mondiale verso una nuova rivoluzione industriale

UNA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE – “Il nostro mondo potrebbe trovarsi alla soglia di una nuova rivoluzione industriale. Questa riguarda la digitalizzazione del ciclo produttivo e dell’attività economica in generale. I temi futuri, anche se in gran parte ai primi passi, celano un forte potenziale di crescita e dovrebbero cambiare profondamente il modo di funzionare delle nostre economie”. Lo scrive Jean-Sylvain Perrig, chief investment officer di Union Bancaire Privée. “Mentre l’aumento dei costi salariali nei Paesi emergenti esercita una forte pressione sui costi di produzione di massa, lo sviluppo della robotica e della digitalizzazione di una parte dell’economia consente di far crollare i costi delle piccole produzioni e personalizzare gli oggetti”.

RIDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA – La manifattura digitale avrà quindi un impatto significativo sul settore manifatturiero nel suo insieme, continua Perrig. “Oltre al drastico crollo dei costi di produzione e alla capacità di personalizzare gli oggetti, la loro complessità non sarà più un ostacolo e gli scarti saranno ridotti al minimo. Infine, verrà notevolmente facilitato il rimpatrio della produzione nel territorio dove è presente il know how (‘onshoring’). Parallelamente allo sviluppo di queste importanti innovazioni assistiamo, a soli 20 anni dal debutto di Internet, a una fenomenale accelerazione della sua importanza. Anche tale tendenza conduce a una forte riduzione dei prezzi, in particolare grazie a un effetto di disintermediazione, che permette di rivolgersi direttamente al consumatore finale. Dopo un 2013 eccezionale in Borsa, si prevede che i ‘tori’ continuino a dominare il 2014 e la rivoluzione alla quale assistiamo dovrebbe essere alla base di un nuovo ciclo di prosperità e di ridistribuzione della ricchezza”.

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