OBBLIGAZIONARIO EMERGENTE – “Riteniamo che l’obbligazionario emergente offra un potenziale d’incremento del capitale e di reddito di lungo termine meglio catturato tramite un approccio total return. Adottando un approccio attivo e conviction based possiamo individuare interessanti opportunità di rendimento e inferiore volatilità soprattutto nel segmento del credito emergente”. A dirlo è Damien Buchet, gestore del comparto Axa WF Emerging Markets Short Duration Bonds. “Le valorizzazioni dell’obbligazionario emergente restano interessanti a nostro avviso e, di media, i fondamentali aziendali sono migliorati. Sarà essenziale quest’anno focalizzarsi sulle opportunità di alpha in termini di differenziazione tra Paesi e settori”.
LA SCELTA DI AXA IM – “Noi”, continua Buchet, “privilegiamo le esportazioni petrolifere, le telecomunicazioni e il settore immobiliare. Riteniamo che il carry resterà probabilmente il principale driver di rendimenti nel primo trimestre. Siamo inoltre principalmente focalizzati sulle valute forti, che tendono a essere meno volatili rispetto all’obbligazionario in valuta locale, il quale comporta rischi aggiuntivi legati per esempio alle fluttuazioni valutarie, ai tassi d’interesse nazionali e ai controlli di capitale potenzialmente maggiori”. Il fondo Axa WF Emerging Markets Short Duration Bonds, fa sapere Axa IM, è stato lanciato alla fine del 2012, superando di recente il miliardo di dollari di asset under management.