Fondi comuni quotati in Borsa? A breve. E i promotori si preoccupano

FONDI COMUNI IN BORSA? – Comprare un fondo di investimento potrebbe diventare molto facile per gli investitori retail. Il tema è dibattuto da tempo ma, secondo alcune indiscrezioni raccolte da BLUERATING, l’attesa starebbe per finire. Borsa Italiana avrebbe infatti messo a punto un segmento che offra la possibilità di quotare i fondi aperti: la palla sarebbe attualmente nelle mani della Banca d’Italia, che dovrebbe procedere ad alcune modifiche regolamentari per consentire questa “rivoluzione”. Contattate da BLUERATING, Borsa Italiana e Banca d’Italia non hanno rilasciato commenti in merito. La possibiltà di offrire direttamente al mercato dei risparmiatori i prodotti del risparmio gestito sarebbe “un passo importante di maturazione del mercato, che permetterebbe all’investitore di decidere consapevolmente e in modo più trasparente se avvalersi o meno dei servizi di consulenza”, ha osservato Giordano Martinelli (nella foto), vice presidente di AcomeA sgr.

TIMORI INFONDATI – “A mio avviso”, ha aggiunto, “i timori di chi vede in questa novità una minaccia per il ruolo degli intermediari sono infondati”: il valore aggiunto resta infatti il servizio di consulenza. “I clienti continueranno ad aver bisogno dei consulenti. Oggi chi fa da sé non compra fondi comuni, ma etf. Domani potrà comprare anche i fondi, ma il discorso non cambia”.

L’ESPERIENZA DI ACOMEAAcomeA, ha spiegato Martinelli, ha già una classe di fondi “self service”, la classe “A2” (execution only), dedicata a chi vuole valutare autonomamente i fondi senza il servizio né i costi della consulenza di un professionista.  L’acquisto avviene direttamente online. Alternativamente il cliente può optare per la classe “A1“ (full service) e delegare a un consulente le scelte legate ad allocazione e gestione del proprio patrimonio. Se la possibilità di quotare i fondi diventasse realtà, ha continuato Martinelli, “probabilmente lanceremmo un fondo destinato alla quotazione e ispirato al concetto della nostra classe self service”.

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