DUBBI SUL RENDIMENTO – Chris Iggo, cio global fixed income di Axa Investment Managers, condivide il suo commento dedicato al mercato obbligazionario. La premessa è che la scorsa settimana la Banca centrale europea ha mantenuto i tassi invariati, “quindi vale la pena di valutare i possibili benefici di un allentamento quantitativo. Forse non sono poi così convincenti, visto che i rendimenti obbligazionari sono già molto bassi e gli spread di credito ristretti. Le banche non sono in grado di erogare credito e non c’è alcuna garanzia che l’annuncio di un piano di quantitative easing in questo momento contribuisca a far risalire l’inflazione nel breve termine. Forse il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi vuole mantenere qualche freccia al suo arco, pronta per quando sarà possibile ottenere risultati migliori agendo sugli stimoli monetari. Ad ogni modo”, conclude Iggo, “i funzionari della banca centrale probabilmente si sentono rassicurati dal fatto che la volatilità macroeconomica e del mercato in questo momento è stabile. La situazione potrebbe cambiare a fronte di un rafforzamento dei dati negli Stati Uniti e di eventuali pressioni al rialzo sui rendimenti. Dubito che il rendimento complessivo possa raggiungere i livelli del primo trimestre”.