Bny Mellon fa il tifo per il Brasile

SEGNALI DI RISVEGLIO DAL BRASILE – Il mondiale di calcio si è aperto ieri con una sonora vittoria del Brasile sulla Croazia (3-1 il risultato finale per i verde-oro) e forse l’atmosfera contagia anche gli investitori. Sta di fatto che Bny Mellon Brazil Equity ha visto salire ulteriormente le sue quotazioni ed ora da inizio anno guadagna l’11,47%. Sui 12 mesi il risultato è ancora leggermente negativo (-4,31%), con un indice di Sharpe pari a -0,56 che indica come i gestori non siano riusciti a generare un sufficiente valor aggiunto nel corso di un 2013 certamente difficile, non solo per il Brasile ma in generale per i mercati emergenti, al termine del quale il fondo ha perso il 21,43%.

BNY MELLON DEVE CORRERE AI RIPARI – Le delusioni del 2013 si sommano a quelle del 2011 (anno che si concluse in perdita del 13,94%) e portano ad una performance a tre anni deludente, in calo del 18,35% (con un indice di Sharpe ancora una volta appena negativo, -0,34), mentre a cinque anni il +23,78% (con uno Sharpe finalmente positivo anche se di poco, 0,29) il risultato è interessante, ma distante da quel +107,09 segnato nel corso di un anno “d’oro” come il 2009. La sensazione è che i gestori di Bny Mellon Global Funds stiano tentando di correre ai ripari per superare il momento difficile (del mercato e della gestione) che ha portato la performance del fondo, tuttora nel primo quartile della categoria a 2, 3 e 4 anni, a cadere nel quarto quartile a un anno. Sarà un’occasione d’acquisto o un allarme rosso?

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