FONDI USA IN POLE – Si sfoltisce la lista di pretendenti per Pioneer, la società di asset management del gruppo UniCredit. A fine luglio, infatti, erano secondo indiscrezioni non smentite, sarebbero arrivate offerte vincolanti per una quota pari al 50% da Cvc Capital partners, Advent Capital management e Santander, ma ora secondo quanto si apprende sarebbero rimaste sul tavolo soltanto quelle presentate dai fondi. Lo riporta Il Sole 24 Ore citando fonti vicine alla vicenda, spiegando che l’obiettivo è quello di portare la questione-Pioneer alla prossima riunione del cda di settembre. Per poi chiudere il tutto entro la fine dell’anno.
E SANTANDER… – “Da un fondo mi aspetto risorse che consentano nel tempo di crescere in termini di dimensioni attraverso acquisizioni”, ha sottolineato il consigliere delegato, Federico Ghizzoni, “mentre da una società di asset management mi aspetto un immediato contributo in termini di masse”. Insomma, gli spagnoli di Santander restano in corsa, ma per ora Piazza Cordusio ha scelto di entrare nel dettaglio delle offerte presentate dai due fondi di private equity.
IL PREZZO – Le proposte saranno ora valutate sulla base delle prospettive di sviluppo, in termini di penetrazione del brand Pioneer sui principali mercati esteri, di portafoglio prodotti e di distribuzione. Ma, aggiunge il quotidiano finanziario, un altro elemento fondamentale sarà quello relativo al prezzo. Da settimane su Pioneer tra gli analisti circolano valutazioni che oscillano tra i due e i tre miliardi di euro, a seconda del multiplo applicato agli utili previsti per il 2014, che ammontano a 240 milioni. Per UniCredit, che si è dichiarata disponibile a mettere sul mercato non più del 50%, la partita vale almeno un miliardo, che dal punto di vista patrimoniale equivale a 20-30 punti base a livello di Common equity tier 1.