Quando spariranno le commissioni sui fondi

CHARLES ELLIS – Charles Ellis (nella foto), personaggio di spicco nel mondo dell’asset management, ha raccontato che il ruolo dei gestori di fondi (ovvero quello di scegliere i migliori titoli per cercare di battere il mercato), non sia più valido in un mondo passivo dove gli etf (fondi passivi) replicano e quindi ottengono le stesse performance del mercato.
L’articolo del Wall Street Journal è stato ripreso e tradotto da Moneyfarm. Secondo Ellis, il mondo dello stock picking per come è conosciuto ora è finito e, tranne per qualche eccezione, gli index funds la faranno da padrone.

LA COMPETIZIONE AUMENTA
– Investire e la consulenza finanziaria diventeranno quindi più semplici ed economici dato che non si dovranno più sostenere costi per mantenere gli stipendi dei numerosi portfolio managers. A sostegno della sua affermazione Ellis sottolinea che più i gestori di fondi comuni si armano di strumenti innovativi e analitici, dashboard di trading e quant’altro, più la competizione sui mercati aumenta e quindi diventa più difficile battere il mercato. Grazie a questo circolo vizioso le performance al netto dei costi di gestione ottenute dai clienti danno somma zero e rendono quindi inutile l’approccio attivo.

I PORTAFOGLI DI ETF SONO DESTINATI A CRESCERE
– Se però fino a qualche tempo fa nessuno faceva caso alle alte fees fatte pagare da banche d’investimento e gestori ora le commissioni iniziano a giocare un ruolo fondamentale nella scelta della giusta strategia di investimento. Soprattutto in un mondo come quello odierno dove i mercati azionari hanno rendimenti medi annui del 4% e delle fees del 2% annuo diventano assolutamente troppo alte. Certamente i gestori attivi non spariranno del tutto, ma i portafogli di etf che ora rappresentano il 28% del mercato accresceranno sempre di più la loro quota di mercato proprio grazie alle loro fees minori. Etf che proprio grazie alla loro struttura di certo non batteranno il mercato ma almeno restituiranno le performance di esso anno dopo anno, rendendosi quindi strumenti perfetti per il piccolo-medio risparmiatore che tenere costantemente monitorati i propri investimenti.

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