Private banking, il 2015 di Bnp Paribas in dieci semplici mosse

DIECI TEMI PER IL 2015 – Dalle opportunità sul mercato obbligazionario alle soluzioni flessibili, fino ai benefici derivanti dal rialzo del dollaro. Nel suo outlook economico globale per il 2015, Bnp Paribas Wealth Management ha individuato dieci temi principali, con l’obiettivo di mettere i clienti nella condizione di valutare con maggiore consapevolezza i propri investimenti. Secondo gli esperti del gruppo francese, le divergenze economiche iniziate nel 2014 continueranno anche quest’anno: da un lato gli Usa dovranno restringere le proprie politiche monetarie senza che questo pesi sulla ripresa economica, mentre dall’altro lato, le altre regioni dovranno fare tutto il possibile per supportare la crescita. “Abbiamo suddiviso i nostri dieci temi di investimento in due parti”, hanno spiegato gli esperti di Bnp Paribas Wealth Management: “la ricerca di rendimento e le opportunità derivanti da un ambiente di bassa crescita”. In generale, ha spiegato Florent Bronès, chief investment officer di Bnp Paribas Wealth Management, “il 2015 vedrà un incremento della volatilità a seguito delle diverse mosse delle banche centrali. Noi consigliamo di trarre vantaggio da questa fase di incertezza aumentando le posizioni in asset rischiosi”.

Ecco di seguito i dieci temi da monitorare per il 2015.

Tema 1 – Opportunità nel comparto obbligazionario
Il primo tema riguarda un segmento relativamente rischioso, quello del mercato obbligazionario, dove il cost of carry (l’importo corrispondente alla somma dei costi, al netto dei ricavi, associati alla detenzione di un’attività sottostante un contratto derivato, n.d.r.) è interessante e le duration sono brevi. In particolare, facciamo riferimento ai bond high yield europei e americani, a una selezione di corporate bond emergenti e alle obbligazioni convertibili europee. Questi segmenti digeriranno senza troppe difficoltà un moderato aumento dei  rendimenti dei bond “lunghi”.

Tema 2 – L’appeal a lungo termine degli investimenti ad alto dividendo
Sono diversi anni che raccomandiamo questa nicchia, tenendo sempre in mente che la qualità del dividendo è importante quanto il suo ammontare, perché deve essere sicuro anche in futuro. In questo contesto, gli investimenti in società di real estate quotate offrono ritorni interessanti e molto più alti del costo del capitale. 

Tema 3 – L’appeal delle soluzioni flessibili
Le soluzioni flessibili basate su prodotti strutturati e fondi di investimento alternativi ci consentono di costruire strategie difensive con una bassa volatilità, tra cui evidenziamo la strategia “Relative Value” e la strategia “Long/Short Equity”. Entrambe sono piuttosto insensibili ai movimenti di mercato, per cui non dovrebbero essere penalizzate dall’atteso aumento dei tassi di interesse. La seconda di queste due strategie è pensata per investitori più propensi al rischio: in un contesto di bassa crescita economica e bassi rendimenti, riteniamo preferibile il mercato azionario, dal momento che ci aspettiamo una continuazione del trend rialzista mostrato negli ultimi anni.

Tema 4 – Beneficiare del rialzo del dollaro
In un ciclo in cui l’economia Usa sta chiaramente sovraperformando quella europea, la Fed dovrebbe avviare il restringimento della sua politica monetaria, proprio mentre la Bce è concentrata sulla sua politica accomodante non convenzionale. Il dollaro rimarrà forte e molte azioni ne beneficeranno. 

Tema 5 – Gli investimenti come strumento per sostenere la crescita
La ripresa della crescita economica arriverà in parte dagli investimenti delle imprese con una situazione finanziaria in miglioramento, soprattutto negli Stati Uniti. Intanto in Europa, il Piano Juncker, appena annunciato, dovrebbe incentivare gli investimenti in infrastrutture. 

Tema 6 – Un “revival” europeo
A causa di tutte le difficoltà citate, l’Europa sta vivendo una lenta ma sicura metamorfosi, che porterà la regione a una maggiore integrazione e competitività. I Paesi periferici, come Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda, sono più avanti in questo processo rispetto a Francia e Italia. In ogni caso, abbiamo fiducia nella capacità del mercato azionario europeo di riprendere quota sul lungo periodo, in parte anche grazie all’indebolimento dell’euro. 

Tema 7 – Mercati emergenti, la corsa al cambiamento
Nel lungo termine, la rapida crescita economica e lo sviluppo di un commercio globale favoriranno i mercati emergenti. Per il 2015, ci focalizzeremo sui Paesi che stanno implementando maggiori riforme strutturali, come la Cina, il Messico, l’India e l’Indonesia.

Tema 8 – Innovazioni tecnologiche ed efficienza operativa

Le innovazioni tecnologiche consentiranno alle società di razionalizzare i costi e di migliorare i margini. Le nuove tecnologie stanno cambiando lo scenario competitivo e a beneficiarne saranno i leader in questo campo.

Tema 9 – Dividendi demografici: beneficiare dell’invecchiamento della popolazione
Questo tema di investimento si applica su un orizzonte di lungo periodo e non è collegato al ciclo economico, dal momento che i cicli demografici sono molto lunghi. Sanità, intrattenimento, turismo e servizi finanziari sono solo alcuni dei settori maggiormente sensibili a questo trend. Il Giappone, Paese con la popolazione più vecchia al mondo, è particolarmente coinvolto su questo fronte.

Tema 10 – Opportunità sul mercato valutario
Il punto chiave di questo tema è il continuo rialzo del dollaro previsto lungo tutto il 2015. Gli investitori in euro saranno dunque avvantaggiati rispetto a quelli in dollari: per i primi, la corona norvegese e la sterlina inglese sono due delle valute più interessanti, mentre per i secondi solo il peso messicano e lo yuan cinese sembrano avere un certo potenziale.

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