Bnp Paribas IP, torniamo più prudenti sull’azionario

TORNA LA PRUDENZA SULL’AZIONARIO – Sino alla settimana scorsa, il sovrappeso nel comparto azionario ha dato risultati positivi, osserva Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners. “Tuttavia, considerando i rischi legati alla situazione politica in Europa e l’atteggiamento di condiscendenza rispetto tensioni tra Ucraina e Russia (che potrebbero portare a nuove sanzioni), abbiamo giudicato prudente realizzare i profitti maturati e tornare in posizione neutra”.

ASSET ALLOCATION, POSIZIONI CORE
– “Negli ultimi tempi i rendimenti obbligazionari hanno segnato lievi incrementi, che tuttavia sono troppo esigui da far credere ad un’inversione del trend al ribasso. Infatti, la crescita modesta, l’inflazione bassa e le prospettive di una massiccia richiesta di titoli da parte della BCE a fronte di emissioni limitate hanno spinto i rendimenti decennali della Germania su livelli inferiori persino a quelli del Giappone. In principio i rendimenti bassi sono favorevoli per la crescita economica, ma questo costante declino ci spinge a ritenere pessimisticamente che i mercati obbligazionari stiano indicando una crescita debole in prospettiva. Al momento deteniamo una posizione neutra sui mercati azionari globali. Tuttavia esprimiamo valutazioni favorevoli in un orizzonte di medio termine, alla luce di vari fattori positivi a livello mondiale: miglioramento delle stime di crescita, politiche monetarie espansive, dinamica del mercato e fattori stagionali favorevoli. Nell’ambito del comparto azionario, rimane invariato il sovrappeso nei mercati azionari dei paesi emergenti asiatici rispetto alle altre aree in via di sviluppo. Infine, deteniamo posizioni neutre in termini di duration sui titoli obbligazionari di USA e Germania, nel comparto delle obbligazioni societarie high-yield e nei seguenti settori: immobiliare globale, titoli convertibili, materie prime e liquidità.

POSIZIONI FLESSIBILI MULTI ASSET – “Abbiamo adottato una posizione rialzista sui titoli societari del Giappone rispetto a quelli degli altri paesi asiatici tramite dei credit default swaps (iTraxx Japan/iTraxx Asia ex-Japan). A nostro avviso, la Banca del Giappone continuerà a fare tutto il necessario per reflazionare i prezzi delle obbligazioni continuando l’allentamento quantitativo, mentre è probabile che gli altri paesi asiatici incontrino delle difficoltà sulla strada delle riforme strutturali che potrebbero far aumentare le insolvenze societarie. I rendimenti sul debito dell’Australia sono scesi dopo il taglio dei tassi deciso dalla banca centrale, determinando la riduzione del differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato di riferimento rispetto agli USA. Tenuto conto della probabilità di nuovi tagli dei tassi in Australia a fronte di un inasprimento negli USA, abbiamo liquidato la posizione ribassista sui titoli decennali australiani rispetto ai Teasury di durata analoga. Resta invariata la posizione lunga sui titoli del Giappone a 30 anni rispetto alle emissioni a scadenza decennale. Negli ultimi tempi il segmento lungo della curva dei tassi si è inclinato e, malgrado sinora questa posizione si sia rivelata svantaggiosa, riteniamo ancora che il rendimento a 30 anni disponga di margini di ribasso superiori rispetto a quello decennale.

MERCATI VALUTARI – Sui mercati valutari, abbiamo incrementato la posizione rialzista sul dollaro rispetto al franco svizzero, poiché riteniamo che la valuta elvetica sia ancora sopravvalutata. Inoltre, alla luce delle previsioni di un rialzo dei tassi negli USA, mentre la Banca Nazionale Svizzera per il momento è in attesa (di seguire la tendenza opposta), riteniamo che la divisa statunitense dovrebbe apprezzarsi ancora nei confronti del franco. Manteniamo, inoltre una posizione lunga sul peso messicano rispetto a sterlina e dollaro australiano con due operazioni distinte. La nostra scelta ha beneficiato del taglio dei tassi in Australia, ma riteniamo che la valuta messicana disponga ancora di margini di apprezzamento verso il dollaro australiano.

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