Fondi europei, il 2014 si chiude in crescita nonostante la frenata di dicembre

I NUMERI DEL 2014 – L’industria europea del risparmio gestito ha concluso il 2014 con una raccolta netta complessiva di 601 miliardi di euro tra fondi Ucits e non Ucits, contro i 412 miliardi del 2013.

LA FRENATA DI DICEMBRE -  Nel dettaglio, le sottoscrizioni in fondi armonizzati alla normtiva Ucits si sono attestate a 463 miliardi di euro rispetto ai 243 miliardi del 2013. Il dato del solo mese di dicembre però è stato negativo per 12 miliardi, complici i deflussi registrati da fondi monetari (-28,2 miliardi) e obbligazioari (-1,3 miliardi). La categoria più gettonata dell’intero 2014 è state quelle dei bond (198 miliardi) insieme a quella dei fondi bilanciati (186,2 miliardi), mentre i fondi azionari hanno raccolto 55 miliardi e i monetari ne hanno persi 5,4 miliardi. Nelle casse dei fondi non armonizzati sono confluiti  invece 138 miliardi di euro nel 2014, in calo rispetto ai 169 del 2013 (il dato di dicembre si è attestato a 15,7 miliardi).

IL COMMENTO – “Per la prima volta nell’intero 2014, la richiesta di fondi obbligazionari ha virato in territorio negative a dicembre, a causa essenzialmente dei tassi di interesse al minimo storico che spingono gli investitori a cercare rendimento altrove”, ha commentato Bernard Delbecque, direttore statistiche di Efama. “Il 2014 è stato comunque un anno record per l’industria dei fondi, con gli asset under management che hanno sfondato complessivamente la soglia degli 11mila miliardi di euro (8.038 miliardi in capo ai fondi Ucits e 3.194 miliardi in mano ai non Ucits)”, ha aggiunto.

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