Imprese e fondi azionari, Assogestioni in campo per abolire la doppia imposizione fiscale

IMPRESE CHE INVESTONO IN FONDI – Assogestioni fa sentire la sua voce contro la doppia imposizione fiscale sulle imprese che investono in fondi comuni aperti azionari. E ne propone l’abolizione tramite l’iserimento di una norma ad hoc nel decreto “Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”. “Dal momento che gli Oicr sono stati individuati, sia a livello europeo, sia a livello nazionale, come il veicolo più idoneo per finanziare gli investimenti nelle imprese e per sostenere l’economia reale, è necessario intervenire a livello normativo per eliminare la doppia imposizione fiscale che ancora colpisce le imprese che investono in Oicr azionari”, ha affermato Fabio Galli (nella foto), direttore generale di Assogestioni. Oggi per le imprese – evidenzia l’associazione – è molto più conveniente optare per un investimento diretto in titoli azionari o per una investment company.

DOPPIA IMPOSIZIONE – Entrambe le soluzioni consentono infatti di “evitare il regime di tassazione penalizzante che, invece, colpisce gli utili delle azioni comprese nell’attivo di Oicr italiani ed esteri, qualora i partecipanti siano costituiti da imprese residenti fiscalmente in Italia”. Attualmente questi utili, spiega Arianna Immacolato, direttore settore fiscale di Assogestioni, sono soggetti a imposta due volte: “una prima volta come utili d’impresa, a carico della società che li ha prodotti (e che ha come azionista l’Oicr); una seconda volta come proventi derivanti dalla partecipazione all’Oicr a carico delle imprese partecipanti al fondo stesso medesimo tramite l’applicazione dell’Ires o dell’Irpef”. Questo in un contesto in cui, osserva ancora Galli, “i fondi sono lo strumento ideale per investire nella piccola e media impresa poiché possono raccogliere risorse da una “collettività” di altre imprese investitrici e consentono di diversificare l’investimento, controllarne il rischio e gestire l’illiquidità dei titoli azionari delle pmi”.

LA PROPOSTA DI ASSOGESTIONI – Alla luce di queste considerazioni, Assogestioni propone “di intervenire per eliminare questa distorsione fiscale introducendo nel decreto recante ‘Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti’ una norma che abolisca la doppia imposizione economica sui proventi derivanti dalla partecipazione ad Oicr azionari afferenti quote detenute nell’esercizio di impresa commerciale, prevedendo l’applicazione del regime fiscale degli utili”. In particolare, Assogestioni propone l’inserimento nel decreto di una norma che preveda il concorso alla formazione del reddito d’impresa nella misura del 49,72% o del 5% dei proventi derivanti dalla partecipazione a fondi aperti il cui attivo sia investito in misura prevalente in azioni e strumenti finanziari similari di società o enti residenti in Italia e in Stati o territori di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis del TUIR. Questo a patto che risultino soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni: (a) il valore dell’investimento in azioni e strumenti finanziari similari non risulti inferiore, nel corso dell’anno solare, al 70% del valore dell’attivo, per più di un numero prestabilito di giorni di valorizzazione delle quote o azioni degli Oicr; (b) e i redditi dell’Oicr derivino in misura almeno pari all’80% dagli investimenti in azioni strumenti finanziari similari.

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