De Dominicis: ecco cosa sta facendo il governo contro le frodi assicurative

VIA AL ROADSHOW DI EAGLE KEEPER – Saranno quattro le tappe totali dell’ “Eagle Keeper Roadshow 2015: InsuranceFraud Best Practices”, ognuna con dei temi di interesse e di importanza per il settore assicurativo e la lotta alla frode. Invitati da Eagle Keeper i maggiori esperti del settore, ognuno per ambiti specifici, fra penalisti, civilisti, consulenti assicurativi, Pubblici Ministeri ed Autorità Giudiziarie. Una squadra d’eccellenza a sancire quanto sia vincente la comunione di intenti e strategie per raggiungere un obbiettivo tanto sperato. Per capire meglio i numeri delle frodi assicurative, abbiamo parlato con l’avvocato Maurizio De Dominicis (nella foto, il terzo da destra), avvocato patrocinante in Cassazione.

Avvocato, cosa sta facendo il governo per arginare il fenomeno delle frodi assicurative?
Il Parlamento sta vagliando il ddl Concorrenza che riprende, così come aveva promesso la senatrice, l’art. 8 del dl 145/2013 in tema di risarcimento in forma specifica, scatola nera e altri deterrenti contro le truffe che vedremo nello specifico più avanti. La Procura di Napoli sta avviando, così come aveva annunciato il procuratore Fragliasso, questa nuova sezione dedicata esclusivamente alle frodi assicurative. Pochi giorni fa la Procura, da me contattata proprio per avere aggiornamenti sullo stato della nuova sezione, mi ha confermato che si sta costituendo un pool di magistrati, sicuramente più di quattro pm, che si dedicherà esclusivamente a questa nuova sezione. I magistrati a Napoli sono 97, 30 assegnati alla Dda e 67 alla magistratura ordinaria, di questi probabilmente 4 oppure 5 saranno i magistrati assegnati alla nuova sezione antifrode. Un grande successo per la nostra città. Il terzo grande risultato ottenuto dal convegno è arrivato dai mass media. L’opinione pubblica è stata sensibilizzata sull’argomento, tanto che i giornalisti hanno affiancato le forze dell’ordine nel loro servizio pubblico di denuncia di fenomeni truffaldini. Almeno una volta a settimana, infatti, i giornali, i Tg e le radio hanno riportato un fatto di cronaca legato alle frodi assicurative. Oggi è prassi che carabinieri e polizia stanino i furbetti delle frodi.

Ci può dare qualche numero sul fenomeno?
Fortunatamente l’approccio criminale alle truffe assicurative è più ridotto di quanto si possa pensare, stupirà qualcuno, infatti, sapere che la criminalità organizzata a Napoli influisce sulle frodi assicurative solo per il 15%. I luoghi comuni legati al fenomeno sono molteplici. Durante il convegno dello scorso 7 luglio la senatrice Capacchione sollevò il problema della querela di parte, per cui le compagnie non amerebbero, secondo la parlamentare, denunciare le truffe. Ebbene dalle indagini è emerso che è aumentato il numero di querele da parte delle compagnie: si registra infatti un + 30% in fase liquidativa e + 35,5 in fase contrattuale. Non solo, quasi il 90% delle assicurazioni utilizza la banca dati dell’Ivass. Tutto ciò ha permesso di ridurre il numero dei sinistri a rischio che è passato da 400mila nel 2012 a 460mila nel 2013.Tale riduzione ha comportato un risparmio per le compagnie di  183 milioni di euro nel 2013 a fronte dei 177 nel 2012. Un grande supporto alla risoluzione del problema lo può fornire la magistratura. A Napoli ci sono ogni anno circa 120mila cause dinnanzi al giudice di pace per truffe assicurative ma di queste almeno il 70% si chiude a sfavore delle compagnie. Speriamo che la nuova sezione possa favorire una più rapida risoluzione dei casi truffaldini. Cosa si può fare per ridurre le conseguenze di tale fenomeno? Il risarcimento in forma specifica, adesso al vaglio del Parlamento, permette alla compagnia assicurativa di evitare contenziosi e all’assicurato di ottenere in tempi rapidi la soluzione al suo problema. Non solo. Il risarcimento in  forma specifica assume un ruolo particolare, anche sociale.

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