Bnp Paribas IP, i prezzi delle materie prime rimarranno bassi

LE TENDENZE ATTUALI – “Alcune delle tendenze che hanno prevalso sui mercati finanziari negli ultimi mesi appaiono esaurite, almeno per il momento”,  spiega Joost Van Leenders (nella foto), chief economist multi asset solutions di Bnp Paribas IP, nella strategia settimanale diffusa dal gruppo. “La flessione del prezzo del petrolio ha toccato il punto di svolta, il deprezzamento dell’euro si è arrestato e i rendimenti obbligazionari non hanno registrato ulteriori ribassi. I tassi decennali della Germania sono più che triplicati, passando da un minimo infra-giornaliero di 5 punti base registrato il 17 aprile, ad un massimo infra-giornaliero di 18 punti base, il 24 di aprile. Le azioni europee hanno tirato il fiato dopo la lunga corsa al rialzo avviata ad inizio anno, mentre gli indici azionari USA hanno toccato un nuovo massimo il 24 aprile. Tuttavia, tendiamo ad escludere la possibilità di una netta inversione di queste tendenze, e prevediamo che i prezzi delle materie prime e i rendimenti obbligazionari resteranno su livelli relativamente bassi”.

POSIZIONI CORE – “La posizione sovrappesata nelle azioni del Giappone rispetto agli indici europei potrebbe sembrare insolita, alla luce delle prospettive economiche più favorevoli per l’area dell’euro, ma per quanto riguarda le prospettive degli utili delle società, le nostre stime sono positive per entrambe le aree geografiche. Abbiamo adottato una sovraponderazione delle azioni giapponesi anche rispetto ai mercati di Regno Unito e Svizzera, basandoci su stime meno favorevoli relative al ciclo economico, alla politica monetaria e ai tassi di cambio di questi paesi. Il sovrappeso in Giappone punta anche a sfruttare un’eventuale accelerazione del programma di stimolo monetario della banca centrale.  Infatti, dato che questa posizione ha una copertura valutaria potrebbe trarre vantaggio da un’accelerazione dell’allentamento quantitativo senza essere penalizzata dal probabile deprezzamento dello yen. Queste posizioni nelle varie aree geografiche si integrano nel sovrappeso nel comparto azionario a livello mondiale, che dovrebbe beneficiare del rafforzamento dell’economia e della crescita dei profitti nell’area dell’euro e negli USA nonché del sostegno delle politiche monetarie”.

RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI – “I rendimenti obbligazionari sono tornati a salire. Sebbene questa tendenza paia abbastanza decisa in Germania, non abbiamo rilevato variazioni dei fondamentali in grado di indurci a modificare la posizione neutra in termini di duration. Certo, il miglioramento delle prospettive economiche dovrebbe favorire un rialzo dei rendimenti negli USA e in Germania, ma le banche centrali stanno esercitando forti spinte per contrastare tale trend. Infine, i rendimenti dei titoli della Grecia hanno mostrato una certa volatilità, ma gli effetti su altri paesi periferici dell’area dell’euro sono stati modesti”.

ALTRE POSIZIONI –

•    sovrappeso nelle azioni USA rispetto al Regno Unito;
•    sovrappeso nei mercati azionari dei paesi emergenti asiatici rispetto alle altre aree in via di sviluppo;
•    duration neutra sui titoli di Stato di Germania e USA;
•    sovrappeso nelle obbligazioni societarie high-yield in Europa;
•    sottopeso nelle materie prime rispetto al segmento obbligazionario high-yield USA.

POSIZIONI FLESSIBILI MULTI-ASSET – Abbiamo liquidato la posizione rialzista sulla rupia rispetto al won della Corea del Sud, poiché la valuta indiana si è indebolita a causa del peggioramento dei dati economici e delle riforme del governo di Dehli, non all’altezza delle attese. La Reserve Bank of India dovrebbe allentare le condizioni monetarie nei prossimi 6-12 mesi, e potrebbe tollerare un ulteriore indebolimento della valuta. Un taglio dei tassi in Corea del Sud a nostro avviso è possibile, ma la banca centrale potrebbe attendere ancora per un po’. Tuttavia non siamo più convinti della validità di questa operazione.

ALTRE POSIZIONI –

•    sovrappeso nei settori informatico e dei beni di consumo durevoli USA;
•    posizione sovrappesata sul debito senior investment-grade del settore finanziario europeo;
•    valutazione favorevole delle obbligazioni societarie giapponesi;
•    posizione lunga in contratti swap sull’inflazione a 5 anni USA;
•    posizione lunga sul peso messicano rispetto alla sterlina britannica;
•    posizione lunga sul dollaro USA rispetto al franco svizzero.

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