Gestori, ecco come vi selezionano gli investitori istituzionali

LA RICERCA – La ricerca Mercer “Global Manager Search Trends 2014” evidenzia le tendenze in atto nella selezione di gestori e strategie da parte degli investitori istituzionali. Nei portafogli orientati alla crescita, gli investitori continuano a diversificare rispetto ai titoli azionari. D’altro canto, c’è stata una ripresa delle attività nelle ricerche multi-asset e del reddito fisso. Queste le principali evidenze dell’edizione 2014 della “Global manager Search Trend”, report annuale che evidenzia le tendenze di ricerca e i modelli di selezione dei gestori istituzionali a livello globale, predisposto dalla società di consulenza Mercer. L’analisi è costruita partendo dalle attività di ricerca condotte dai consulenti Mercer nell’anno precedente, sulla base delle evidenze qualitative contenute in Mercer Gimd, piattaforma di ricerca proprietaria che analizza più di 5.400 gestori e 27.200 strategie di investimento istituzionali, in tutto il mondo. In dettaglio, nel 2014, Mercer ha condotto per conto delle società clienti 963 ricerche, che hanno portato 77.8 miliardi di dollari di attività investiti in nuovi mandati; un numero superiore alle 760 ricerche del 2013 ed alle 776 dell’anno precedente.

LE TENDENZE DI INVESTIMENTO
– Come spiega Luca De Biasi (nella foto), responsabile dell’area investments di Mercer Italia, “questi dati costituiscono un valido indicatore delle tendenze di investimento degli investitori istituzionali a livello globale e possiamo notare come il numero delle attività di ricerca continua a variare sulla base di tendenze locali; ad esempio un significativo aumento delle ricerche sul reddito fisso negli Usa nel quarto trimestre del 2014 è dipeso dal fatto che un portfolio manager statunitense di altissimo profilo ha cambiato società di gestione”. Nel 2014 infatti è significativamente aumentata l’attività di ricerca negli Stati Uniti, e diminuita nel Regno Unito e in Asia. A livello di tendenza generale è stata notata una diminuzione delle ricerche inerenti strategie azionarie, essendo gli investitori interessati a diversificare anche su multi-asset e su strategie a reddito fisso cosiddette growth.

RIFLESSI SUI PORTAFOGLI
– “Il 2014 ha visto emergere mandati a reddito fisso in maniera indipendente dal beta di mercato e ci aspettiamo che questa tendenza persista”, prosegue De Biasi. “I manager rispondono a questa domanda con la ricerca di un numero crescente di diverse strategie a reddito fisso. Queste tendenze le evidenziamo anche nell’ambito della nostra attività di consulenza sui grandi clienti istituzionali italiani: in questo contesto notiamo come a livello di scelte di portafoglio ci si concentri su strumenti a ritorno assoluto e flessibili per quel che concerne la componente obbligazionaria in aggiunta a strategie fixed income growth quali corporate bond. Visti gli attuali livelli dei tassi di interesse, la componente obbligazionaria governativa è meno interessante e anzi, in casi specifici, gli attuali livelli dei tassi rappresentano livelli interessanti per prese di profitto sostanziali. Sulle componenti azionarie continuiamo a lavorare su componenti low beta a cui si abbinano strategie long-short e market neutral”, conclude De Biasi. Il 2014 ha fatto registrare anche una crescita dell’attività per i mandati passivi che rappresentano oggi circa il 5% delle ricerche totali, con un interesse crescente verso strategie passive evolute quali smart beta.

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