Ethenea: la frenata Usa è temporanea e da qui a fine anno i tassi saliranno

ECONOMIA USA – “A nostro avviso, il recente crollo della crescita trimestrale del prodotto interno lordo statunitense ad appena lo 0,2% nel primo trimestre 2015 va considerato come un valore aberrante. Ci aspettiamo il cosiddetto lift-off, ossia il primo aumento dei tassi ad opera della Federal Reserve, a partire da quest’estate e uno o due interventi sui tassi entro fine anno”: è l’analisi di Guido Barthels, chief investment officer di Ethenea, che ritiene temporaneo il rallentamento nell’economia Usa. “Un‘ampia gamma di indicatori mostra come l‘economia Usa dovrebbe registrare una progressiva accelerazione nei prossimi mesi, mentre è improbabile una recessione. Per esempio, nel mercato del lavoro si osserva un continuo aumento del numero di posti vacanti, una diminuzione delle richieste iniziali di sussidi e una crescita modesta dei salari, mentre la fiducia dei consumatori tende a rafforzarsi e il reddito disponibile è aumentato ulteriormente”, conferma anche l’head of research Yves Longchamp.

EUROZONA
– Sulla sponda opposta dell‘Atlantico, le economie dell‘eurozona hanno evidenziato un miglioramento graduale e pressoché generalizzato, con la notevole eccezione della Grecia. Nei quattro maggiori Paesi (Germania, Francia, Italia e Spagna), che rappresentano il 75% circa dell‘economia dell‘area euro, la situazione economica non ha subito variazioni di rilievo: la domanda interna, composta da consumi e investimenti, continua ad acquistare slancio, mentre il rafforzamento del mercato del lavoro ha contribuito a ripristinare la fiducia dei consumatori. Inoltre, è presente una notevole domanda potenziale di beni durevoli come le automobili. “Il miglioramento delle prospettive e l‘alleggerimento delle condizioni di finanziamento dovrebbero dare ulteriore sostegno agli investimenti”, conclude Longchamp, “inoltre, con il quantitative easing destinato a proseguire sino al termine annunciato di settembre 2016, viene garantita abbondante liquidità e condizioni monetarie accomodanti nel prossimo futuro”.

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