Bnp Paribas IP, una settimana difficile per i mercati

UNA SETTIMANA DIFFICILE – La settimana è stata particolarmente difficile per i mercati, osserva Joost Van Leenders (nella foto), chief economist multi asset solutions di Bnp Paribas IP: “azioni, obbligazioni, titoli societari e titoli immobiliari hanno perso terreno. La liquidità avrebbe potuto rappresentare una via d’uscita, ma con i rendimenti vicini allo zero, non ci è parsa una soluzione particolarmente interessante. A nostro avviso l’instabilità dei mercati pare destinata a permanere soprattutto a causa di vari fattori: le incertezze relative ai negoziati tra la Troika (Ue, Bce, Fmi) e l’indebitatissima Grecia, i dubbi sulla data dell’avvio dell’inasprimento monetario negli Usa e le prospettive di crescita dei mercati emergenti. Pertanto la ponderazione neutra nel comparto azionario è rimasta invariata. In questo quadro, riteniamo anche che i rendimenti obbligazionari possano essere saliti in misura eccessiva”.

ALLOCAZIONE DEGLI ATTIVI – “Dopo il picco toccato a maggio, gli indici azionari dei paesi avanzati hanno perso il 3,2%: le azioni USA hanno contenuto le perdite – più consistenti invece in Europa e in Giappone – dove sono risultate lievemente superiori alla media dei paesi avanzati. I mercati azionari dei paesi emergenti hanno azzerato i guadagni registrati ad aprile, e le obbligazioni non hanno “protetto” gli investitori poiché sia i Bund tedeschi che i Treasury USA hanno registrato dei rialzi dei rendimenti, con ripercussioni negative anche sui titoli immobiliari. Non avrebbe aiutato molto nemmeno esporsi sulle materie prime, dato che solo la quotazione del Brent è stata abbastanza stabile. La mancanza di un approdo sicuro per sfuggire alle turbolenze e le quotazioni elevate di molti strumenti finanziari, hanno reso più difficile la distribuzione degli attivi”.

LE COSE NON POSSONO CHE MIGLIORARE
– “Tuttavia, tendiamo ad escludere che tali andamenti negativi simultanei possano continuare. La tendenza dei rendimenti obbligazionari permane orientata al rialzo, ma soprattutto in Germania, la scarsità di titoli dovrebbe ripresentarsi alla fine del mese quando la BCE accelererà gli acquisti di titoli prima che la liquidità del mercato si assottigli in estate. La stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari potrebbe anche riportare la calma sui mercati azionari. Per il momento abbiamo mantenuto una posizione neutra nel comparto azionario. Le nostre previsioni di un rilancio dell’attività economica negli USA hanno trovato conferma negli ultimi dati, ma i segnali in arrivo dalle economie emergenti sono meno positivi. Gli analisti nutrono maggior fiducia in un miglioramento dell’economia nell’area dell’euro, ma riteniamo che sia ancora troppo presto per mettersi a caccia di buone opportunità sul mercato azionario. Infine, resta invariata la sovraesposizione nei paesi emergenti asiatici rispetto all’indice complessivo degli altri mercati in via di sviluppo, poiché l’Asia dovrebbe beneficiare di politiche monetarie espansive e di riforme strutturali”.

IN ATTESA DI POTER AUMENTARE L’ESPOSIZIONE AL RISCHIO – “Non abbiamo modificato la sovraesposizione verso gli attivi a maggior rischio, in particolare attraverso il sovrappeso nel comparto delle obbligazioni high-yield europee. Le posizioni sovrappesate nel segmento delle small-cap europee rispetto alle large-cap e nelle obbligazioni societarie high-yield USA rispetto alle materie prime sono degli arbitraggi e contribuiscono in misura minore all’esposizione complessiva al rischio. Per il momento, siamo in attesa di opportunità favorevoli per aumentare l’esposizione al rischio”.

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