Poste spinge sul gestito in vista dell’ipo

FOCUS SUL RISPARMIO GESTITO – Poste Italiane punta sul risparmio gestito per crescere in vista dell’ipo. Secondo quanto riporta oggi Il Sole24Ore, il piano al 2020 della società guidata da Francesco Caio (nella foto) – il cui debutto in Borsa è previsto tra ottobre e novembre (qui i dettagli) – prevede nei cinque anni un aumento tra il 20 e il 30% della raccolta di risparmio gestito, oggi pari a 4 miliardi di euro su asset gestiti per circa 50 miliardi.

L’ACCORDO CON ANIMA
– Proprio in quest’ottica si inserisce il recente acquisto, finalizzato a giugno, del 10% del capitale di Anima Holding da Mps (qui la notizia). Proprio in questi giorni, scrive ancora il quotidiano di Confindustria, Poste sta subentrando a Mps nel patto di sindacato che governa Anima insieme a Bpm, altro azionista della società guidata da Marco Carreri con il 16,8% del capitale. In base agli accordi, Poste potrà nominare due consiglieri, uno nel board di Anima Holding e uno in quello di Anima Sgr.

NOMINE – Secondo alcune indiscrezioni, tra i candidati per la holding ci sarebbero il cfo di Poste, Luigi Ferraris, o il presidente di Bancoposta Fondi sgr, Antonio Nervi. Non solo. Secondo il Sole, la società dei recapiti avrebbe già attivato negoziati anche con altri grossi nomi dell’asset management, tra cui BlackRock.

ASSICURAZIONI
– Un altro driver alla base della crescita della società è costituito dal comparto assicurativo, per cui la raccolta è vista raddoppiare dagli attuali 15 miliardi a circa 30 miliardi a fine piano.

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