Greenwood (Invesco): Cina e Giappone in affanno

SEGNALI DI RALLENTAMENTO – “Con la riduzione della crescita degli scambi commerciali a livello mondiale, la Cina ha mostrato chiari segnali di rallentamento: per il 2015 si prevede un Pil al 6,9%, anche se il settore privato prevede uno sviluppo più lento”. È quanto riferisce John Greenwood, capoeconomista di Invesco, nel suo ultimo outlook trimestrale. “La Cina e le altre economie asiatiche minori non sono più in grado di sostenere un modello di crescita basato sulle esportazioni, tuttavia le riforme strutturali per il passaggio a un’economia in cui contino molto di più i consumi interni stanno impiegando più tempo del previsto”, spiega l’economista di Invesco.
 

COMMERCIO IN CRISI – Anche il Giappone, considerata una delle economie maggiormente trainate dalle esportazioni, sta scontando la crisi del commercio, nonostante il deprezzamento del 20% dello yen sul dollaro. “Per il 2015 si prevede un Pil dell’1%”, dice Greenwood. “L’export è cresciuto in Giappone del 2,4% nell’ultimo anno: a meno che i suoi tradizionali partner commerciali, come Usa, Europa e Cina, non registreranno un maggiore progresso nelle proprie economie da qui in avanti, la crescita delle esportazioni è destinata a languire”, conclude Greenwood

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