Mirabaud AM: Fed, sempre più probabile un rialzo dei tassi a settembre

RIALZO DEI TASSI VICINO – Prende sempre più quota l’ipotesi che la Fed decida di alzare i tassi di interesse già a settembre. L’ennesima spinta in questa direzione, osserva David Basola, responsabile per l’Italia di Mirabaud AM, è arrivata dagli ultimi dati in miglioramento dei payroll, che a luglio erano al di sopra della media di 211 mila posti di lavoro registrata durante la prima metà dell’anno. “In un’ottica positiva osserviamo che l’economia sta guadagnando slancio, le ore lavorate sono aumentate, la crescita annuale della retribuzione media oraria è stabile e la disoccupazione rimane a un tasso invariato del 5,3%. Un miglioramento sostenibile e ad ampio spettro, poi, è anche visibile dall’indice del Mercato del Lavoro della Fed, che mostra ulteriori progressi all’inizio del terzo trimestre”, ha detto Basola.

LE STIME A MEDIO TERMINE NON SONO COSì ROSEE – Nel medio periodo però, “i dati confermano che la crescita produttiva negli Stati Uniti – la crescita annualizzata della produttività del lavoro negli ultimi sei anni dalla recessione si attestava solo al 0,2%, il peggior dato di sempre – è molto bassa. Ciò è stato anche segnalato da un’accidentale fuga di notizie sulle stime della Fed, che mostrano che la crescita potenziale del PIL si attesta solo all’1,6% e che salirà solo all’1,8% nel 2020, in linea con i segnali di un deterioramento della crescita potenziale dell’offerta. Oltre a queste problematiche di lungo periodo, che nel complesso implicano tassi di interesse più bassi, gli ultimi dati rafforzano la nostra convinzione su un aumento dei tassi di interesse a settembre da parte della Fed”.

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