Consultinvest: puntare sulle azioni, ma non a qualsiasi prezzo

LE ULTIME SETTIMANE – “Ciò che si è verificato nelle scorse settimane è in linea con le nostre aspettative di mercati fortemente condizionabili dai dati provenienti dall’economia reale cinese e con l’aspettativa di ulteriori ribassi delle materie prime”, hanno osservato gli esperti di Consultinvest nel commento settimanale”. “Un forte rallentamento della Cina impatta sicuramente a livello mondiale e in modo particolare sulle aziende che hanno creato il proprio core business in chiave China-oriented. Nonostante le autorità cinesi pensino al cambio come leva per stimolare l’export, noi crediamo che il business industriale cinese basato sul low cost e low quality sarà sempre meno competitivo a livello mondiale”.

EFFETTO CINA
– “La valutazione dei mercati azionari ad inizio estate era tale da non tenere conto di possibili sorprese negative sul fronte della crescita economica mondiale e confidava nelle capacità della Cina di contrastare il suo rallentamento economico. L’effetto Cina, con i suoi dati negativi sul rallentamento del Pil, l’erosione dell’ export , il forte ridimensionamento della fiducia e poco “ortodossi” interventi delle autorità cinese sul fronte cambio hanno sicuramente innervosito i mercati a livello globale. Quello che stiamo vivendo è così un tipico momento di avversione al rischio che ha portato ad una correzione dei mercati azionari superiore al 10% , insieme ad un forte indebolimento delle valute emergenti. Fase di avversione al rischio a cui peraltro non ha fatto seguito una altrettanto violenta discesa dei rendimenti obbligazionari, a conferma della loro già elevata valutazione”.

VERSO UN NUOVO EQUILIBRIO – “La correzione dei mercati azionari è stata certamente salutare, ora crediamo che ci sia bisogno di ritrovare degli equilibri pur in condizioni di maggiore volatilità.  In termini di prospettive per i mercati riteniamo che quelli obbligazionari continuino ad offrire uno scarso valore strategico. I rendimenti sono ormai scesi a livelli difficilmente comprimibili, persino in uno scenario di modesta ripresa economica. Per contro il rischio di volatilità, indotto da un loro futuro rialzo che al non sembra imminente, è sostanziale”.

IL POTENZIALE DELL’EQUITY – “Migliori prospettive hanno invece le azioni, soprattutto dopo il recente storno. Già ora molti titoli azionari offrono un rendimento da dividendo superiore alle obbligazioni per cui continueranno ad attrarre l’interesse degli investitori. Nel breve termine i mercati azionari devono probabilmente stabilizzarsi e potrebbero vivere una fase ancora piuttosto volatile, ma non crediamo che sussistano seri rischi di un loro crollo”.

COMPRARE SULLA DEBOLEZZA – “Certo le valutazioni azionarie non sono stracciate e viste le prospettive di una ripresa economica globale moderata, diventa importante non rincorrere le azioni a qualsiasi prezzo ma cercare di acquistare sulla debolezza per avere prospettive di ritorni equilibrate rispetto ai rischi. Geograficamente l’Europa non pare aver espresso ancora tutte le sue potenzialità di ripresa economica e da questo punto di vista rischia di rimanere uno dei mercati che manterrà le simpatie degli investitori. Puntare ad una ripresa europea progressivamente un po’ più robusta potrebbe essere una strategia che continuerà ad attirare interesse”.

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