Comgest, investire in modo Fickus

MERCATI EMERGENTI – Il complicarsi del quadro macroeconomico globale ha pesato nelle ultime settimane e negli ultimi mesi sull’andamento dei mercati emergenti, che hanno ricevuto il “colpo di grazia” dalla svalutazione dello yuan. Come muoversi in un simile contesto per a cogliere opportunità dagli investimenti nei Paesi emergenti? “I componenti di base del Pil sono sotto pressione, i consumi privati sono ai minimi a causa della crescente disoccupazione ed è probabile che il degearing segua un’oscillazione verso l’alto dei coefficienti di leveraggio della durata di una decade”, ha osservato Wolfgang Fickus (nella foto), membro del comitato di investimento di Comgest. “La spesa pubblica rimane depressa dato che molti Governi sono vicini ai propri limiti di spesa, mentre altri come la Cina scelgono di non intervenire con il denaro pubblico in uno sforzo per riformare le loro economie. La spesa per gli investimenti potrebbe calare, dato che il ciclo delle commodity rimane tendente al ribasso e le società iniziano a focalizzarsi sulla produttività e la profittabilità. L’India costituisce invece un’eccezione, visto che la sua infrastruttura sofferente necessita di investimenti e il Governo guida riforme sul fronte dell’offerta”.

VALUTAZIONI BASSE – Ora, prosegue il gestore, “a seguito di un periodo di eccessivo pessimismo da parte degli investitori nei confronti dei mercati emergenti, le previsioni sul fronte equity sono molto basse. L’azionario emergente è indietro di 10 anni rispetto a quello sviluppato in termini di valutazione relativa, elemento positivo per questa asset class. Paradossalmente, di conseguenza, i mercati emergenti potrebbero dimostrare di essere abbastanza difensivi, a meno che non stiamo facendo un passo avanti verso una fase finale di capitolazione dei mercati”.

LA CINA – Per quanto riguarda più nello specifico la Cina, “gli enormi movimenti del mercato sono stati scatenati dalla riforma dei mercati finanziari, elemento in sé positivo ma che ha creato una significativa volatilità. Mentre il mercato azionario di classe A, in gran parte dominato dagli investitori retail, mostra sacche di sopravvalutazione, è difficile sostenere che lo Shangai Composite sia eccessivamente valutato a 14x il P/E degli ultimi 12 mesi e 11x il forward P/E. Come stock picker, Comgest prende profitto dallo sviluppo eterogeneo dell’economia cinese. Non abbiamo esposizione alla vecchia Cina, che è caratterizzata industrie con un uso intensivo degli asset e affette da sovracapacità. Il nostro stock picking per identificare le aziende quality growth è incentrato sulla nuova Cina, dove le disponibilità di reddito in ascesa sono state la base per la forte crescita delle aziende di beni di consumo. Due esempi? Netease sul mercato dei giochi online o Kweichow Moutai nel mercato cinese dei liquori.

UN PASSO AVANTI, MA CON CAUTELA – In conclusione, continua il gestore, “dopo un periodo di rifiuto (2010-2012) ed uno di timore (2012-2015), la tempesta di agosto potrebbe segnare l’inizio di una fase di capitolazione. A nostro modo di vedere, non è il periodo peggiore per gli investitori con un orientamento long perché facciano un passo in avanti, con cautela”.

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