Top Advisor, foto e dettagli del viaggio premio alla sede di Pictet

VIAGGIO A GINEVRA – Sono stati una dozzina – qualche privato e una stragrande maggioranza di promotori finanziari – i partecipanti di Top Advisor che hanno preso parte al viaggio premio presso la sede di Pictet a Ginevra: una due giorni organizzata nei minimi dettagli, all’insegna dell’educazione finanziaria – nello spirito dell’iniziativa Top Advisor – ma anche del divertimento. Ai momenti più strettamente educational, come gli interventi sui mercati a cura degli esperti di Pictet, con qualche curiosità sulla storia del gruppo, si sono alternati infatti momenti di svago, come la visita alla sede della storica banca privata svizzera e, per finire, un tour della città elvetica.

TRADING FLOOR – Arrivati a Ginevra, i vincitori del concorso sono stati subito accolti presso la sede di banca Pictet in Route des Acacias 60. Dopo un pranzo sulla terrazza, la giornata è iniziata con una visita al suggestivo trading floor: un enorme spazio gremito di schermi che conta in tutto 130 trader, ed è il più grande tra quelli delle banche private svizzere. Qui i partecipanti hanno potuto toccare con mano la quotidiana attività di passaggio ordini, grazie anche alle dettagliate spiegazioni di uno dei trader storici di Pictet . Una curiosità: per accedere alla zona in cui avvengono le negoziazioni – dove sono assolutamente vietate le foto -  gli addetti si sottopongono allo screening della retina, come avviene anche per altri uffici della società. Oltre a quello ginevrino, Pictet ha altri tre trading floor: uno a Londra, uno a Montreal e uno a Singapore.

  
La sede di Pictet


Scansione della retina

LA PIC PIC – Un altro momento interessante del tour è stato la visita di una scintillante auto d’epoca a marchio PicPic, che i partecipanti hanno potuto ammirare all’interno della banca e che nasconde una storia molto particolare. Si tratta infatti di uno degli otto esemplari prodotti dalla casa automobilistica fondata dalle famiglie Pictet e Piccard (da cui il nome PicPic) nel 1904: oggi quattro di essi sono di proprietà di Banca Pictet, mentre altri due sono andati dispersi e due sono stati ritrovati in America Latina e sono attualmente in mano a privati.


La PicPic

MANUEL NOIA – Terminata la visita alla sede, è arrivata l’ora di dedicarsi a un momento puramente formativo, in linea con lo spirito stesso del concorso Top Advisor, orientato proprio alla diffusione della cultura finanziaria. Promotori e privati hanno dunque ascoltato gli interventi di dirigenti e gestori Pictet: a dare loro il benvenuto è stato Manuel Noia, direttore commerciale di Pictet AM Italia, che ha ripercorso la storia del gruppo nato 210 anni fa a Ginevra. Ad oggi, ha spiegato il manager, i soci sono in tutto sette, di cui due appartenenti alla famiglia Pictet, mentre un ottavo è in arrivo. L’azienda – che offre servizi di wealth e asset management – contava a fine giugno 2015 un totale di 403 miliardi di euro di patrimoni in gestione o amministrazione con investimenti ripartiti in oltre 80 paesi.

MARZIO GUSSAGO – Il secondo intervento è stato quello di Marzio Gussago, che ha tracciato uno scenario sui mercati – dalla Cina all’Europa, passando per l’attesa circa le mosse della Fed – ripercorrendo gli eventi che hanno portato alla situazione attuale. Nonostante la volatilità e i timori per la crescita, il manager guarda con un certo ottimismo al futuro, fiducioso che il prezzo del petrolio – destinato a rimanere basso ancora a lungo – possa aiutare le economie occidentali, Italia compresa, a portare avanti le riforme necessarie a risollevare le proprie sorti. Quanto alla banca centrale americana, Pictet ritiene che la data più probabile per un suo intervento sui tassi si collochi all’inizio del 2016. Proprio l’intervento della Fed, ha spiegato Gussago, dovrebbe dare il via al progressivo ritorno alla normalità. Qualcosa dunque sta già cambiando. Resta il fatto –ha concluso il manager – “che ad oggi i clienti se vogliono guadagnare qualcosa devono per forza alzare un po’ l’asticella del rischio e della volatilità. Non a caso i dividend yield dei mercati azionari sono molto più alti dei dividendi da cedola: per avere rendimento bisogna andare verso l’equity”.


La presentazione di Andrea Delitala

ANDREA DELITALA – Lo speech successivo è stato quello di Luca Lodi di Fida, che si è concentrato sugli indicatori utilizzati per calcolare la volatilità e il rischio associato a un investimento oltre che sull’asset allocation statica e dinamica. A chiudere la sessione è stato infine Andrea Delitala, responsabile investment advisory di Pictet, che ha parlato delle correlazioni tra asset class. L’intervento massiccio delle banche centrali, ha spiegato il gestore, ha fatto saltare di recente le normali correlazioni tra asset class azionaria e obbligazionaria: una distorsione che rischia di mandare momentaneamente in cantina anni e anni di studi basati sulla teoria classica.

CENA – Al termine degli interventi, la serata si è conclusa con un momento di relax: una cena con vista lago presso l’hotel Kempinski di Ginevra, durante la quale i partecipanti hanno potuto soddisfare le loro curiosità chiacchierando con i manager di Pictet in un clima rilassato e informale. Terminati i lavori, la mattinata della seconda giornata è stata dedicata infine al divertimento, con una visita guidata della città di Ginevra.

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