Schroders, l’azione delle banche centrali innescherà cicli di crescita disallineati

CRESCITA GLOBALE – La crescita globale è al di sotto del suo potenziale a causa di una mancanza di moltiplicatori del credito in una fase di riduzione della leva. Ne sono convinti i gestori del team multi-asset di Schroders, secondo cui le banche centrali potrebbero tentare di dare slancio alle loro economie per portarle sulle traiettorie di crescita pre-crisi e combattere le pressioni deflazionistiche attraverso i programmi di QE.

L’AZIONE DELLE BANCHE CENTRALI – “È probabile”, osservano i gestori, “che ciò comporterà cicli di crescita differenti. Quei Paesi dove le Banche centrali agiscono per avere valute deboli sperimenteranno una crescita maggiore, in quanto le loro quote sulla crescita globale aumenteranno, mentre quelli che hanno visto le loro monete rafforzarsi sperimenteranno una crescita minore, poiché assorbiranno le debolezze di altre regioni”.

UN TREND DI DIVERGENZA – “Questo trend di divergenza di recente si è visto tra Eurozona e Cina. Il crollo del tasso di cambio EUR/CNY ha comportato una significativa ripresa dell’export tedesco, mentre il volume delle esportazioni cinesi è diminuito. La stessa cosa si può vedere negli Stati Uniti, dove il dollaro più forte sta iniziando a porre pressioni ribassiste sulla bilancia commerciale e sul “rinascimento manifatturiero”, poiché i consumatori sostituiscono i beni prodotti localmente con quelli, più economici, di importazione”.

EFFETTI SUI TASSI DI CAMBIO – “Se è vero che le Banche centrali puntano a contrastare le pressioni legate alla riduzione della leva finanziaria attraverso il QE, crediamo che ciò possa creare cicli di debolezza valutaria, seguiti da cicli di forza, nel tempo, nei diversi Paesi. Tale azione avrà effetti importanti sui tassi di cambio a seconda del punto del ciclo di allentamento monetario in cui si trovano le Banche centrali. Tuttavia, giacché alcune regioni si trovano in situazioni strutturali migliori rispetto ad altre, ci aspettiamo che tali cicli fluttueranno attorno ai trend di lungo termine”.

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