Templeton Emerging Markets: la rivoluzione imposta dal successore di Mobius

IL SOSTITUTO DI MOBIUS – La rinascita per il Templeton Emerging Markets passa dal successore di Mark Mobius, Carlos Hardenberg (nella foto). Quest’ultimo, che ha lavorato a Templeton per 13 anni, sostituisce formalmente Mobius, direttore e fondatore del trust, che ha annunciato nel mese di luglio un passo indietro come manager del fondo dopo 26 anni (qui la notizia). Secondo quanto riporta il broker Winterflood Securities, Hardenberg intende cambiare più di un quarto del portafoglio da circa 1,6 miliardi di euro, nel tentativo di far ritornare quella fiducia minata da cinque anni di sottoperformance.

I CAMBIAMENTI – La stessa Winterflood si è detta molto impressionata dalla portata delle modifiche che Hardenberg ha in mente. Il nuovo gestore manterrà in ogni caso la filosofia “storica” del fondo, ma aumenterà le partecipazioni azionarie del fondo da 55 a circa 80-120; includerà compagnie tecnologiche e di consumo per una ridefinizione del valore del portafoglio; migliorerà la disciplina di vendite per evitare crolli di profitti e, infine, porrà maggiore attenzione sul controllo dei rischi, con limiti maggiori dei Paesi non presenti nell’indice MSCI Emerging Markets. Una certa continuità però rimane con Mobius, soprattutto nell’esposizione alla Cina e all’Asia in generale. Infine, Hardenberg rimane positivo sulla Thailandia, ma ha ridotto l’esposizione al Brasile.

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