Taglio dei tassi in Cina, è il mercato azionario a trarne il maggior beneficio

IL TAGLIO DEI TASSI – “Con il sesto taglio dei tassi di interesse in undici mesi – oggi siamo al 4,35%”, ha commentato Anthony Doyle, Investment Director del team Retail Fixed Interest di M&G Investments, “è ormai chiaro a tutti che la Cina ha attivato una politica monetaria di allentamento senza quartiere. La decisione di tagliare ancora i tassi è un ulteriore forte segnale dato ai mercati che il governo vuole dare sostegno al rallentamento economico della nazione. Ad oggi, non è chiaro se il passaggio della banca centrale a una politica monetaria di allentamento abbia sortito grandi effetti sull’economia reale. Ancora più importante il fatto che il coefficiente di riserva per le banche sia stato tagliato tra lo 0,5 e l’1%, liberando così ancora più liquidità per stimolare gli istituti finanziari a prestare”.

I BENEFICI DELL’AZIONARIO – “Sembra solo questione di tempo prima che la People’s Bank of China tagli ancora i tassi. Tuttavia, il governo cinese ha posto enfasi sul fatto che la crescita economica di per sé non è una priorità assoluta come in passato, e che sarebbe preferibile una crescita magari più lenta, ma di migliore qualità, e meno dipendente dalle esportazioni. Probabilmente, l’area che beneficerà di più delle decisioni di oggi sarà il mercato azionario, che se lasciato senza controlli potrebbe porre un rischio per i mercati finanziari globali in un futuro non troppo remoto”, ha concluso l’esperto.

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