RECORD DI LANCI – Nonostante le turbolenze del mercato azionario del Paese (che stanno continuando anche in questo inizio d’anno) e il rallentamento della crescita economia, i fondi comuni d’investimento lanciati nel 2015 che puntano sulla Cina hanno raggiunto la cifra record di 838, più del doppio dei 406 lanciati nel 2014. Lo riporta l’inserto settimanale del Financial Times, il FTfm, basandosi sui dati Thomson Reuters Lipper.
FATTORE CHIAVE – Sempre secondo i dati di Lipper, alcuni fondi internazionali che investono sulle azioni cinesi hanno sofferto fino al 22% durante il crollo nel mese di agosto. Eppure la maggior parte ha registrato rendimenti postivi, confermando che gli asset manager non possono ignorare la seconda economia mondiale. “I recenti avvenimenti non hanno modificato la nostra visione a lungo termine sulla Cina”, ha sottolineato Hugh Young, amministratore delegato di Aberdeen Asset Management in Asia. “L’economia sta rallentando, ma non abbiamo alcun dubbio che la Cina rimarrà un fattore chiave dell’economia globale nel corso dei prossimi decenni”.
MERCATO IN CRESCITA – Secondo i dati Lipper, la maggior parte dei fondi focalizzati sulla Cina lanciati lo scorso anno sono domiciliati nel Paese e finalizzati all’espansione del mercato degli investitori retail. Secondo la società di consulenza Z-Ben Advisors, l’industria dei fondi comuni in Cina è cesciuta del 25% nell’ultimo trimestre e il Paese è destinato a superare Australia e Giappone diventando il più grande mdercato dei fondi nella regione Asia-Pacifico.