IL PODIO DELLA RACCOLTA – Continua il momento positivo per l’industria del risparmio gestito, nonostante le turbolenze sui mercati finanziari in questo inizio di anno. A primeggiare per raccolta netta a gennaio, secondo le rilevazioni mensili di Assogestioni, Anima Holding che ha registrato afflussi per circa 3,78 miliardi di euro, di cui 2,18 miliardi in fondi aperti. Segue poco distante il gruppo Generali con circa 3,23 miliardi di euro di raccolta, di cui 1,89 miliardi in fondi aperti. Sul podio si ritaglia un posto anche il gruppo Intesa Sanpaolo (con i dati aggregati di Eurizon Capital e Fideuram), con una raccolta netta di 685 milioni. Segue il gruppo Bnp Paribas (495 milioni), Poste Italiane (453 milioni) e il gruppo Ubi Banca (405 milioni).
IL CASO PIONEER – Per quanto riguarda il patrimonio gestito in cima alla classifica il gruppo Generali con 450 miliardi di euro in gestione. In seconda posizione il gruppo Intesa Sanpaolo (345 miliardi) e in terza posizione Pioneer Investments (139 miliardi). In merito a quest’ultima, è da sottolineare il dato negativo della raccolta netta del mese: un segno meno da ben 2,20 miliardi di euro. Un risultato che però, fanno sapere dalla stessa società, “recepisce contabilmente il valore negativo della conclusione di un mandato per una parte degli asset gestiti dalla società per conto di Poste Sgr. Di contro, sempre a gennaio, Pioneer Investments ha chiuso un’importante raccolta su un nuovo comparto (per un valore di circa 300 milioni di euro), che sarà però recepita solo con i dati di febbraio 2016. La raccolta netta normalizzata di gennaio 2016 – cioè epurata dalla posta straordinaria negativa – si attesterebbe perciò a 21 milioni in Italia”.
I DEFLUSSI – A registrare, quindi, i maggiori deflussi Franklin Templeton Investments con un saldo negativo per 619 milioni di euro. Segue Invesco (-324 milioni), Arca (-294 milioni), Allianz (-259 milioni) e Axa (-123 milioni).