Henderson: cosa cambierà sui mercati con la Brexit

Quali sono le possibili implicazioni dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea? Ecco le posizioni di tre dei gestori di fondi azionari europei di Henderson.

L’OPINIONE DI BENNETT – Secondo John Bennett (nella foto a destra), “il dibattito sulla Brexit ha monopolizzato le notizie e continuerà a farlo, ma nessuno sa veramente cosa accadrà. Secondo la mia personale opinione, la Gran Bretagna voterà per restare nell’Unione europea. Tuttavia, non ho intenzione di modificare i miei portafogli in previsione di uno dei due scenari. Ipoteticamente, se il Regno Unito decidesse di lasciare l’Ue potrebbe scatenarsi il panico facendo indebolire la sterlina, con effetti di reflazione sull’economia britannica. Sarebbe un fattore positivo in un mondo minacciato dalla deflazione. In questo caso rivolgeremmo la nostra attenzione ai possibili beneficiari della debolezza della valuta. Per esempio, mi aspetterei di trovare subito qualche opportunità su singoli titoli tra gli esportatori britannici. Detto questo, al momento sono solo speculazioni e in questa fase non riposizionerò i portafogli”.

IL PUNTO DI VISTA DI SHERIDANPer Nick Sheridan (nella foto a sinistra) “la Brexit è solo una delle fonti di preoccupazione sui mercati, insieme alla crisi dei rifugiati, alla politica spagnola e alla Cina. A mio giudizio sembra però probabile che questi timori siano già stati ampiamente scontati dai mercati. Le aree che ci sembrano più importanti a livello generale sono la solidità dell’economia americana, il dollaro e la possibile svalutazione della moneta cinese. Credo inoltre che se l’economia americana eviterà la recessione (come indicano gli ultimi dati manifatturieri) e la Cina non svaluterà lo yuan, le azioni europee dovrebbero fare qualche passo avanti, indipendentemente dall’incertezza sul referendum per uscire dall’Ue”.

LE CRITICITA’ SECONDO STEVENSON – Secondo Tim Stevenson (nella foto in basso a destra), “anche se dai sondaggi sul referendum sembra che il Regno Unito resterà nell’Unione europea, le crescenti tensioni su migranti ed economia potrebbero aprire la strada a un periodo difficile. Sembrerà strano a chi non vive nel Regno Unito, ma c’è ampio sostegno per la Brexit tra i politici conservatori, molti dei quali preferirebbero far salire il paese su una macchina del tempo e riportarlo indietro di 150 anni. Chi è favorevole all’uscita dall’Ue sostiene che dopo un breve periodo di transizione, sull’economia britannica tornerà a splendere il sole. A mio giudizio è piuttosto ingenuo credere chel’uscita dall’Ue non provochi conseguenze negative sull’economia britannica. Indipendentemente da quale sarà l’esitodel referendum, l’incertezza causata dal voto potrebbe ostacolare i progressi del mercato. Probabilmente manterremo una posizione piuttosto sottopesata nel Regno Unito rispetto all’indice finché la situazionenon si risolverà”.

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