Come cambia il lavoro con la rivoluzione robotica

UOMO VS ROBOT – “Anziché giocare a terrorizzare sul rischio di scomparsa delle professioni,  immaginiamo piuttosto la potenza benefica che questo movimento potrà fornire all’uomo in tema di realizzazione attraverso il lavoro”. E’ il commento di Didier Le Menestrel, presidente di La Financière de l’Echiquier circa le prevedibili conseguenze della rivoluzione in atto nell’ambito della robotizzazione e lo sviluppo (in Cina come in Europa) di stabilimenti industriali sempre più robotizzati Le Menestrel cita ad esempio la taiwanese Foxconn, che ha rimpiazzato 60.000 lavoratori con altrettanti “foxbots” e la Adidas, che ha annunciato la rilocalizzazione della produzione delle sue scarpe in Germania in uno stabilimento altamente robotizzato.

UN’ESPANSIONE INARRESTIBILE -  Brexit o non Brexit? Rialzo dei tassi o rendimenti negativi a lungo termine? Volatilità del prezzo del petrolio? Se avete l’abitudine di lasciarvi suggestionare dall’ossessivo rimbombo quotidiano della vita dei mercati, può essere utile prendere le distanze e osservare in silenzio. Vedrete affiorare i punti di rottura.  È per esempio innegabile che la digitalizzazione dei servizi stia avanzando a passo di carica, trasformando in maniera fondamentale parti intere della nostra vita pratica. La facilità e la rapidità sconcertanti con cui l’economia digitale prende piede sotto i nostri occhi ci fanno talvolta dimenticare la robotizzazione, il suo corollario applicato alla produzione di beni.  Eppure, anche in questo ambito, la rivoluzione è in atto. L’Impero di Mezzo, ben noto per la sua efficacia di realizzazione e per la velocità di esecuzione, con il suo piano di crescita “Made in China 2025” sta puntando su “innovazione per passare dalla quantità alla qualità”. L’eccellenza industriale che persegue è fondata sull’aumento degli investimenti in quattro ambiti prioritari: tecnologie dell’informazione, tecnologia aerospaziale, nuovi materiali e robotica. Esattamente un anno dopo, l’OPA del conglomerato cinese MIDEA GROUP sulla tedesca KUKA, leader mondiale della costruzione di robot, ne fornisce un’illustrazione concreta.  In altre regioni del pianeta, nuovi segnali ci danno la misura dell’entità crescente della tendenza di fondo: FOXCONN – produttore taiwanese degli smartphone Apple – in una delle sue aziende cinesi ha rimpiazzato 60.000 persone con i “Foxbots”, e ADIDAS ha annunciato la rilocalizzazione della produzione delle sue scarpe in Germania in uno stabilimento altamente robotizzato. 

LA MANIFATTURA 4.0 – I nostri cari vicini tedeschi ne fanno addirittura il loro cavallo di battaglia industriale. Hanno trovato persino un nome, “Industry 4.0”, per designare questo movimento che permetterà di passare dalla produzione/consumo di massa alla produzione industriale, ma su misura. In questa ricerca della smart company, di manutenzione predittiva o di ottimizzazione permesse dall’intelligenza artificiale e dalla robotica connessa, le somme investite a livello mondiale sono gigantesche e la guerra dei cervelli è in atto ormai da tempo. 

Il commento integrale è disponibile sul sito www.ifinanceweb.com

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