DATI INFERIORI ALLE ATTESE – “I dati inferiori alle attese sui non-farm payroll rilasciati il 3 giugno interferiranno con il desiderio della Federal Reserve di alzare i tassi questo mese. Per diverse settimane, sulla base di una crescita più solida che ha fatto seguito a una debolezza riscontrata nel primo trimestre, la Fed aveva preparato i mercati a un rialzo dei tassi a giugno”, spiega Patrice Gautry, chief economist di Union Bancaire Privée – UBP. “La delusione relativa ai dati di maggio sulla creazione di posti di lavoro (30 mila contro una aspettativa di 165 mila), però, costringerà l’istituto centrale statunitense a cambiare la propria strategia e ad assumere un atteggiamento più incline alla gestione del rischio che alla persecuzione dell’intento di procedere alla normalizzazione dei tassi d’interesse”.
WAIT AND SEE – “Pertanto, nel corso del meeting della prossima settimana, la Fed adotterà un approccio ‘wait and see’, aspettando nuovi dati sul lavoro e sull’attività economica prima di prendere qualunque decisione. I dati che si riferiscono al mercato del lavoro sono risultati deboli ma non particolarmente bassi: dal 2011, i nuovi posti di lavoro su base mensile sono scesi al di sotto dei 100 mila in sette occasioni diverse, ma a ciò non ha mai fatto seguito una recessione o un cambio di trend”, fa notare Gautry. “Pertanto, sembra altamente probabile che a luglio i dati del mercato del lavoro relativi al mese di giugno mostreranno una ripresa e che i nuovi posti di lavoro potrebbero ritornare ad oscillare in un range tra i 100 e i 150 mila. In tale contesto, quindi, la Fed potrebbe rialzare i tassi a luglio o a settembre. Ciò nonostante, il presidente Janet Yellen eviterà qualunque comunicazione preventiva sui tassi al fine di non dover fare i conti con un calendario troppo preciso. Più che mai, le decisioni della Fed saranno fortemente dipendenti dai dati nei prossimi mesi”.