Capital Group, le temperature estreme soffocano il mercato obbligazionario

ATTENZIONE ALLA VOLATILITA‘ – “La Federal Reserve ha oggi un atteggiamento più cauto rispetto all’indirizzo assunto nel quarto trimestre del 2015, quando aumentò i tassi di interesse per la prima volta dopo quasi un decennio. Sebbene i principali fattori trainanti della politica monetaria rimarranno l’occupazione e l’inflazione, la Fed presterà particolare attenzione alla volatilità di mercato e agli eventi geopolitici”, spiega Wesley Phoa, gestore di portafoglio di Capital Group. “Le misure di stimolo delle banche centrali in Europa, in Giappone e non solo, stanno esercitando considerevoli pressioni sui rendimenti obbligazionari globali. Ad esempio, i titoli di Stato a 10 anni in Germania, Svizzera e Giappone hanno rendimenti prossimi allo zero, mentre il debito più a breve termine negli stessi Paesi registra rendimenti negativi. Questo contesto di tassi molto bassi rende i titoli di Stato statunitensi, con un rendimento intorno all’1,8%, interessanti su base relativa. Lo stesso vale per i titoli MBS high-grade”.

APPROCCIO CAUTO – “Attualmente, lo scenario dei tassi ‘più bassi più a lungo’ negli Stati Uniti è rimasto intatto. Anche se lo scorso dicembre la Federal Reserve ha aumentato i tassi a breve termine per la prima volta dopo quasi un decennio, le recenti turbolenze sui mercati finanziari globali e la crescita irregolare dell’economia statunitense rendono altamente improbabile che la Fed attuerà rialzi dei tassi aggressivi quest’anno. È più probabile che la banca centrale statunitense assuma un approccio lento e cauto e che e lascerà i tassi relativamente bassi per i prossimi anni”, conclude Phoa.

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