Cammilli (Pictet AM): “Rinnoveremo il concorso Top Advisor anche nel 2017”

Sono Maurizio Frigerio, consulente finanziario di Milano, e i due privati Tommaso Pirotta e Rosario Pazienza i vincitori della terza edizione di Top Advisor, il concorso lanciato da Pictet Asset Management in collaborazione con Fida, che ha visto privati, studenti e professionisti del settore sfidarsi nella costruzione di un portafoglio virtuale. BLUERATING ha ripercorso con Daniele Cammilli, responsabile marketing e client servicing di Pictet Asset Management in Italia, le tappe di questa edizione del concorso.

Qual è il bilancio conclusivo della terza edizione di Top Advisor?

Il 2016 è stato sicuramente un anno impegnativo per tutti coloro che fanno della gestione di investimenti la loro professione. I concorrenti hanno dovuto fare molta fatica per proteggere i propri portafogli e riuscire ad attraversare le fasi di grande volatilità che i mercati finanziari hanno evidenziato nel corso di questi nove mesi. La classifica è molto cambiata durante il concorso e le scelte allocative dei primi classificati sono state molto eterogenee, sia in termini di profondità e diversificazione di portafoglio sia in termini di ripartizione tra le differenti asset class. Nel complesso il bilancio è soddisfacente per Pictet: anche quest’anno quasi 1500 concorrenti hanno potuto toccare con mano la complessità, la tensione ma anche l’entusiasmo e l’euforia vissuti quotidianamente da un gestore professionale di investimenti. E anche dal punto di vista formativo il fatto che i migliori portafogli a fine concorso siano molto diversificati per composizione è la dimostrazione che esistono innumerevoli combinazioni soddisfacenti in termini di rendimento corretto per il rischio. Per questo è fondamentale abituare gli investitori a riflettere accuratamente sugli obiettivi dei propri investimenti prima di cimentarsi nella costruzione del portafoglio.

Quali sono state le principali evidenze emerse dal comportamento dei concorrenti? Quali scelte di investimento hanno privilegiato?
Alla base dei differenti livelli di rischiosità del portafoglio ci sono scelte allocative variegate, basti pensare che anche tra i primi cinque classificati a fine concorso è possibile trovare due profili opposti: da un profilo 100% azionario a uno 100% obbligazionario conservativo. Questi due concorrenti hanno avuto rispettivamente una volatilità di portafoglio del 28% a fronte di un rendimento annualizzato superiore al 100%, e una volatilità dello 0,8% con rendimento annualizzato del 2,9%. In entrambi i casi il profilo rischio-rendimento risulta essere comunque ottimale, seppur evidentemente per due tipologie di clienti estremamente differenti. Nel complesso la somma dei portafogli aderenti al gioco evidenzia una esposizione media azionaria vicina al 40%, abbastanza vicino dunque a quel 70-30 che è considerato il profilo medio bilanciato dell’investitore italiano. In questo senso possiamo ritenere il concorso uno specchio piuttosto veritiero della realtà degli investimenti in fondi nel paese. A livello di singoli prodotti emerge con chiarezza una netta preferenza per il prodotto di punta della gamma Pictet, il fondo Multi Asset Global Opportunities, il bilanciato flessibile gestito dal team global balanced di Andrea Delitala e Marco Piersimoni direttamente dall’Italia. Forse in virtù dell’ottimo track record e forse per la necessità di dare delega tattica in fasi di mercato complesse, come quelle a cui ci stiamo abituando da qualche mese a questa parte, il fondo risulta essere presente nella maggioranza dei portafogli dei concorrenti.

Quali concorrenti hanno fatto scelte più rischiose e quali invece si sono orientati su portafogli più prudenti?
Non emergono differenze sostanziali a livello aggregato sulle tre tipologie di concorrenti: riscontriamo solo una maggiore avversione al rischio da parte dei concorrenti “professionali”, più concentrati sulle asset class obbligazionarie, ma non si tratta di una differenza significativa. È interessante notare però come questa differenza in termini allocativi abbassi sensibilmente la volatilità media dei portafogli di quasi un punto percentuale, quasi a indicare la capacità dei consulenti finanziari italiani di gestire l’emotività dei clienti di fronte alle avversità dei mercati. D’altronde è risaputo che il più grande nemico di un corretto approccio d’investimento, rigoroso e disciplinato, è proprio l’emotività e l’irrazionalità dell’investitore, ed è su questo fronte che un buon consulente finanziario può fare la differenza grazie alle sue competenze e capacità.

Come giudica l’importanza di un’iniziativa come questa nell’ottica di migliorare la diffusione di un’adeguata cultura finanziaria?
Top Advisor nasce proprio con questo scopo: fare della diffusione della cultura finanziaria un obiettivo condiviso da asset manager e consulenti finanziari italiani. In Pictet siamo convinti che una maggiore consapevolezza finanziaria dei cittadini sia funzionale al benessere e alla prosperità economica del paese nel suo complesso. E che sia un obiettivo ancora tutto da raggiungere. La componente ludica vuole essere un modo per avvicinare anche i non esperti ad una materia ritenuta ostica, imparando sul campo e confrontandosi con le scelte fatte dai professionisti degli investimenti. L’opportunità offerta ai migliori concorrenti di visitare il quartier generale di Pictet a Ginevra e assistere a un intenso calendario di formazioni da parte di analisti della banca è la testimonianza dell’impegno da parte di Pictet a favore della cultura finanziaria.

Quali sono le prospettive per il futuro? Top Advisor tornerà?
Come sempre non possiamo svelare le novità della prossima edizione, ma posso certamente dirvi che Pictet rinnoverà l’impegno in questo progetto educativo ripetendo Top Advisor anche nel 2017, probabilmente in primavera, con una rinnovata formula di gioco e tante altre interessanti novità.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!