Schroders: Fed, sul probabile nuovo rialzo pesa l’esito del voto Usa

TASSI INVARIATI – Come ampiamente atteso, la Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati nel meeting di ieri. Tuttavia, la banca centrale statunitense ha aperto la porta a un rialzo del costo del denaro a dicembre, spiega Keith Wade, chief economist & strategist di Schroders. “Il Comitato ritiene che le argomentazioni a favore di un incremento dei Fed Funds si siano rafforzate, ma ha deciso, per il momento, di attendere ulteriori segnali del continuo progresso verso gli obiettivi”, si legge nel comunicato che ha accompagnato la decisione. I membri del Fomc hanno anche sottolineato che l’inflazione è sulla strada giusta per raggiungere il 2% e che nel breve termine i rischi sono “equilibrati”. Sono stati tre gli esponenti a dissentire, esprimendosi a favore di un aumento immediato dei tassi.

OCCHI PUNTATI SUL VOTO USA – Per quanto riguarda le proiezioni, la Fed ha tagliato le stime di crescita e ha ridotto anche la crescita potenziale. Coerentemente, il livello di tassi considerato come neutrale è sceso dal 3% di giugno al 2,875%. In questo contesto di consolidamento dell’attività e continua accelerazione dell’inflazione, dovremmo essere avviati verso un aumento dei tassi a dicembre di 25 punti base. Tuttavia, questo cammino può ancora deragliare in scia alle elezioni presidenziali Usa dell’8 novembre o anche al referendum costituzionale italiano.

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