I Pir sfondano quota 10 miliardi

VOLA LA RACCOLTA – L’obiettivo dei 10 miliardi di euro potrebbe essere già stato superato nel 2017: è questo, secondo Il Sole 24 Ore, il valore della raccolta dei Pir, i Piani individuali di risparmio che proprio in questi giorni festeggiano il primo compleanno. Introdotti con la legge di bilancio 2017, i Pir hanno subito riscosso l’interesse degli investitori e secondo alcuni analisti nel primo anno avrebbero appunto superato la cifra di 10 miliardi di euro di raccolta. L’ultimo dato ufficiale è quello pubblicato da Assogestioni, che fissava a quota 7,5 miliardi il bilancio per i primi 9 mesi dell’anno, con una raccolta attorno ai 2,2 miliardi nel terzo trimestre. Ma è probabile che negli ultimi mesi la raccolta abbia subito un’ulteriore accelerazione: secondo il quotidiano finanziario, infatti, Banca Mediolanum è passata in soli tre mesi da 1,6 a 2,4 miliardi; Amundi (i cui dati comprendono anche quelli di Pioneer) da 1,3 a 1,7 miliardi, Arca Fondi Sgr da 579 a 909 milioni, Anima da 540 a 700 milioni, Ubi Pramerica da 224 a 295 milioni, mentre Lyxor, attiva con prodotti Etf, è salita da 493 a 641 milioni. Il traguardo dei 10 miliardi, se verrà effettivamente raggiunto, va ben oltre le aspettative dello stesso ministero dell’Economia, che al momento del lancio si attendeva afflussi per appena 1,8 miliardi di euro. E per i prossimi anni il trend sembra analogo: secondo Intermonte Sim gli afflussi netti per il 2018 saranno pari a 12,4 miliardi, con una progressiva accelerazione negli anni successivi per arrivare fino a una cifra cumulativa vicina ai 68 miliardi nel 2021.

 

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