Non ci sono atri dipendenti sotto procedimento sanzionatorio. La società di gestione svizzera Gam ha diramato oggi un comunicato in cui smentisce “alcune speculazioni di stampa” e ricostruisce la vicenda che ha portato alla chiusura e liquidazione dei fondi obbligazionari total return della linea ARBF e alla sospensione di Tim Haywood (nella foto), uno gestori di punta della società (si veda qui la notizia). Il comunicato di Gam afferma che il procedimento sanzionatorio è maturato dopo indagini partite mesi fa, sulla base di segnalazioni fatte da un dipendente interno al gruppo, la cui identità è rimasta top secret. Inoltre, la casa di gestione elvetica afferma che Haywood avrebbe violato la policy aziendale per quanto riguarda a ricezione dei regali dall’esterno, la fruizione di contenuti di intrattenimento e la compliance interna, avendo utilizzato la mail privata per divulgare informazioni societarie. Con un comunicato la società ha fatto sapere inoltre che “fino a ora non è stato riscontrato alcun danno per gli investitori e che Gam continua a tenere il tema sotto controllo”.
Il ceo del gruppo Gam, Alexander S. Friedman, ha dichiarato: “Al centro di ogni moderno sistema di servizi finanziari e di controlli deve esserci una una cultura aziendale che incoraggia le persone a farsi avanti e a fare rivelazioni sul comportamento dei colleghi. L’unico modo per mantenere tale cultura è proteggere quelli che hanno il coraggio di agire in questo modo e ritenere responsabili coloro che hanno infranto le regole: ciò è fondamentale avere relazioni fidate con i clienti e non scenderemo a compromessi su questo punto”.