Gli energetici continuano a crescere

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Europa vede il fondo [b]Dexia[/b] Equities L Europe Energy Sector in vetta alla classifica nella settimana che va dal 15 al 23 maggio con una performance positiva del +2,4%.
Il comparto, lanciato nel settembre 2001, gestisce un patrimonio di 29.6 mln di euro e ha registrato una performance YTD negativa -0,33% contro una performance a 3 anni del 19,4%.
Il benchmark di riferimento è per il 71% MSCI Europe Energy Index e per il 29% MSCI Europe Utilities Index.
Il comparto investe in un ampio portafoglio costituito di titoli azionari di società del settore energetico che svolgono la loro attività economica o che hanno sede legale in Europa. Tale settore comprende, tra l’altro e in maniera non limitativa, sia le società di esplorazione, raffinazione e distribuzione del petrolio, che i produttori e i distributori di elettricità e gas. Almeno i 2/3 del patrimonio saranno sempre investiti in azioni di società operanti in questo settore.

In questi giorni infatti il prezzo del petrolio ha toccato un nuovo record e ciò continua ad alimentare timori sulla crescita dell’economia. Il greggio Usa ha superato anche la soglia di 133 dollari al barile, spinto dai timori relativi agli approvvigionamenti e dalla debolezza del biglietto verde.
A determinare gli ultimi balzi si sono sommati diversi fattori.
Nei giorni scorsi sono giunte indicazioni di una forte domanda di gasolio da parte della Cina, nella necessità di accumulare scorte per le Olimpiadi di Pechino. Nel frattempo l’euro ha segnato nuovi apprezzamenti sul dollaro, e ogni calo del biglietto verde viene da mesi seguito da un aumento del prezzo del petrolio. A ciò è da aggiungere che il dipartimento per l’energia degli Usa ha riferito di un calo sulle riserve strategiche di greggio.

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