Fondi Europa, si salvano in due

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Europa vede solo due prodotti chiudere la settimana in territorio positivo: DWS Europe Convergence Equities (+1,7%) e JP Morgan Funds Europe Convergence Equity Fund (+1,7%).

In coda alla classifica nel periodo che va dal 4 al 11 luglio il fondo ING (L) Invest Europe Opportunities con una performance negativa del -6,3%.
Il comparto, lanciato nel giugno 2007, gestisce un patrimonio di 15,8 mln di euro e ha registrato una performance YTD negativa -26%.

Il comparto investe principalmente in azioni emesse da società costituite, quotate o negoziate in un paese europeo.

L’aumento dei tassi d’interesse al 4,25% di inizio mese, sostiene il presidente della Bce, contribuiranno a mantenere la stabilità dei prezzi in Europa.

E’ anche vero che nonostante la crescita del valore della moneta unica europea, l’euro ha smesso di crescere come valuta di riserva internazionale. E’ infatti diminuito il peso relativo sull’emissione di titoli internazionali e anche sulle riserve in valuta estera; è invece salito quello sui prestiti ed è ancora aumentata la percentuale di banconote in euro detenute al di fuori dell’area valutaria.

Il suo peso sul totale è sceso per diverse ragioni: mancanza di dati, la vicinanza di alcuni Paesi agli Usa, che comporta il fatto di commerciare comunque in dollari e il dover quindi disporre, in tempi di crisi, di quantità crescenti di moneta Usa, e la maggiore efficienza e liquidità dei mercati americani che, a dispetto dei recenti cali, restano la metà preferita di investimento per chi voglia scommettere sulle Borse occidentali.

La Bce ha annunciato che offrirà fino a 25 miliardi di dollari in una nuova asta di rifinanziamento a 28 giorni per facilitare i prestiti tra banche commerciali: la scadenza per presentare le offerte è fissato al 14 luglio.

L’euro si rafforza sul dollaro sfiorando il livello record di 1,60 dollari, a causa delle preoccupazioni che il governo americano possa essere costretto ad intervenire  per il salvataggio di Freddie Mac e Fannie Mae, le due agenzie semigovernative che operano nel settore dei prestiti immobiliari e detengono praticamente la metà del totale dei mutui negli Stati Uniti, pari a cica 5 mila miliardi di dollari.

Il petrolio dal canto suo continua inarrestabile la sua corsa sfondando la soglia dei 147 dollari al barile  facendo temere ulteriormente per una crisi dei consumi.

Corsa che è sostenuta dalle preoccupazioni dell’offerta di Iran, a causa delle esercitazioni missilistiche che accentuano gli attriti con gli Usa, e Nigeria, poichè i guerriglieri ribelli hanno paventato la ripresa degli attacchi agli impianti petroliferi, dopo che la Gran Bretagna ha manifestato la volontà di sostenere il governo locale.  e allo sciopero dei lavoratori petroliferi in Brasile,

Il mercato ha invece ignorato sia l’inatteso ridimensionamento del deficit commerciale statunitense (sceso a maggio dell’1,2% a 59,8 miliardi di dollari, contro le previsioni degli economisti per un rialzo a 62,5 miliardi di dollari), grazie al dollaro debole che ha spinto la crescita delle esportazioni, sia l’aumento dei prezzi all’import negli Usa, cresciuti a giugno del 2,6% su base mensile (contro il +2% previsto dagli analisti) e addirittura del 20,5% su base annua, il rialzo maggiore da quando esiste l’indice, cioè dal 1982.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 04/07 AL 11/07

Valuta fondo percentuale
EURO DWS EUROPE CONVERGENCE EQUITIES 1,74%
EURO JP MORGAN FUNDS EUROPE CONVERGENCE EQUITY FUND 1,70%
USD MELLON PAN EUROPEAN EQUITY FUND -0,05%
EURO SGAM AI EQUISYS FUND EUROLAND -0,13%
USD MLIIF EUROPEAN FUND -0,13%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 04/07 AL 11/07

Valuta fondo percentuale
EURO ING (L) INVEST EUROPE OPPORTUNITIES -6,28%
EURO FIDELITY FUNDS – EUROPEAN SMALLER COMPANIES FUND -4,29%
EURO ING (L) INVEST EUROPEAN SMALL CAPS -4,28%
EURO DB PLATINUM IV CROCI EURO -4,04%
EURO SISF ITALIAN EQUITY -3,90%

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